2015
11 settembre 2001, Inzaghi ricorda Galatasaray-Lazio: “Atmosfera surreale, eravamo convinti di non giocare”
L’ultima (e unica) volta della Lazio ad Istanbul contro il Galatasaray, Simone Inzaghi, non la scorderà. Lui come tutti i suoi compagni, in campo nella sera di quell’11 settembre 2001 che il mondo non dimenticherà mai. Da poche ore, gli Stati Uniti erano stati scossi dagli attentati che colpirono il World Trade Center. “Una notizia che ci arrivò in albergo, nelle nostre camere. Io appena sveglio vidi quelle immagini tremende – racconta Inzaghi a GianlucaDiMarzio.com – eravamo convinti di non giocare”. E invece, la UEFA decise che sì, il mondo del calcio doveva andare avanti. Per motivi di ordine pubblico, la Champions League in quella serata andò in scena. Roma in campo all’Olimpico contro il Real Madrid, la Lazio – appunto – ad Istanbul. Atmosfera? “Un ambiente surreale, eravamo certi che l’avrebbero sospesa ed invece ci fecero giocare. Una partita in un clima strano per quell’enorme tragedia che aveva colpito il mondo. Perdemmo 1-0, gol di Umit Karan, io entrai gli ultimi venti minuti. Vincemmo al ritorno sì, 1-0 con gol di Stankovic”. E i minuti prima di quella partita? “Strani, surreali, incredibili: sapemmo che avremmo giocato soltanto due ore prima della gara, praticamente nel momento della partenza della squadra dall’albergo. Le partite di quel martedì vennero giocate, sospesero quelle del giorno dopo”. La Lazio, a Istanbul, ci tornerà il 18 febbraio, oltre 14 anni dopo quella partita indimenticabile: “Un ambiente caldo, ma ha tutto per passare il turno” confessa il fiducioso Inzaghi, ripensando però a quell’11 settembre sì, in campo contro il Galatasaray in un giorno indimenticabile.