2015
50 anni di Pioli, gli auguri di Di Vaio e Bagnoli: “Può vincere con la Lazio”
L’allenatore della Lazio, Stefano Pioli, spegne oggi 50 candeline. Il Corriere dello Sport per omaggiare il tecnico laziale, ripercorre la sua carriera da calciatore e da allenatore, prima di sedere sulla panchina biancoceleste.
A 19 anni arriva il primo trionfo: vince il campionato di C1 con il Parma, squadra della sua città. Segnò lui il gol decisivo con lo stinco.
Era ormai promesso sposo dell’Inter, quando durante il viaggio cambiò strada, perché il suo agente fu chiamato dalla Juventus. E poi l’apice della sua carriera fu toccato con la Coppa Interconinentale vinta in bianconero contro l’Argentinos Juniors, quandò entrò al posto di Scirea. Il suo addio al calcio è avvenuto a 32 anni per colpa di quel ginocchio che continuava a dargli noie.
Ma adesso il tecnico siede sulla panchina della Lazio, dove come detto qualche settimana fa, è arrivata l’ora di conquistare un trofeo.
Sono intervenute sempre ai micfroni del quotidiano sportivo, alcune persone che lo conoscono molto bene l’ex allenatore di Pioli, Osvaldo Bagnoli, Marco Di Vaio, giocatore che ha avuto nella sua esperienza bolognese e il suo ex compagno alla Juve Sergio Brio.
“Mi ricordo bene di Stefano, un bravo giocatore e un bravissimo ragazzo“. Cosi Bagnoli, parla del suo allievo. “Da allenatore, si è consacrato, negli ultimi anni, ha raccolto tanti frutti, ha seminato bene. Lo apprezzo per la sua serietà, punta sul collettivo, sull’unione, è un concetto che mi è caro da sempre, lo facevo assimilare alle mie squadre. La Lazio gioca un buon calcio, la fortuna di ogni allenatore è avere un gruppo compatto. Mi fa piacere che Stefano abbia mantenuto un bel ricordo di me, gli auguro il meglio con la Lazio. Merita di raccogliere successi, è nell’età giusta per centrarli“.
Intervistato poi Marco Di Vaio, che spiega il suo rapporto con Pioli: “Ci lega un bel rapporto, ci siamo sentiti spesso anche in estate. È l’uomo giusto per far sognare la Lazio. Il meglio arriverà, è un grande. Non si abbatte davanti alle sconfitte, è un allenatore in continuo aggiornamento. Ha lasciato un segno importante nella mia carriera. È un professionista esemplare, una brava persona. Da tecnico riesce a creare organizzazione tattica, trasmette mentalità offensiva ai suoi calciatori, sa esaltare le qualità dei singoli. A Roma ha fatto bene nonostante lo scetticismo iniziale, ha saputo gestire le pressioni. Spero che celebri i suoi 50 anni nella stagione del successo”.
Per finire gli auguri di Sergio Brio: “Auguri di vero cuore a Stefano per i suoi 50 anni. Da giovane era un bravo ragazzo, non è cambiato nel corso del tempo. Ha giocato poco nella Juventus, meritava molto di più per il suo valore. In carriera è stato frenato dagli infortuni, è questo il dispiacere. Non capitava a tutti di entrare al posto di Scirea, accadde a lui nel giorno della famosa finale di Coppa Intercontinentale. Pioli può togliersi grandi soddisfazioni da allenatore, ha fatto crescere la Lazio l’anno scorso e ha la possibilità di confermarsi quest’anno“.