Europa League
Europa League, Lukaku: «Lavoro per migliorare, ma non mi piace entrare a metà partita». E su Romelu…
Prima sfida casalinga per la Lazio in Europa. All’Olimpico, la squadra di Inzaghi sfida lo Zulte Waregem e a presentare la sfida insieme ad Inzaghi c’è Lukaku
Olimpico deserto per Lazio–Zulte. Match silenzioso, ma non per questo meno avvincente. Dopo la vittoria sul Vitesse, Inzaghi vuole continuare la sua corsa all’Europa facendo scendere in campo la rosa migliore nonostante gli infortuni. Dopo le parole del mister in conferenza stampa, arrivano quelle di Lukaku che ai giornalisti presenti risponde così:
Quali saranno le insidie domani? Cosa sai dello Zulte?
«Non lo sto seguendo, ci sono un paio di giocatori da monitorare, ma non credo sia un avversario così pericoloso».
Com’è la tua stagione?
«Quando sono arrivato nessuno mi conosceva, mi sono serviti mesi. Ho poi trovato confidenza con un nuovo modulo, coi compagni, e lo staff, nonostante l’infortunio estivo volevamo vincere la Supercoppa. Adesso ogni volta che prendo la palla mi sento sempre meglio, sempre più coinvolto».
Tu come ti senti? Qual è la tua condizione?
«Rispetto allo scorso anno, ho avuto qualche limite, complice anche l’infortunio. Prima dopo 35 minuti ero stanco, adesso riesco a fare anche il secondo tempo. Probabilmente sono al 65% della mia condizione fisica».
Come sei cambiato in questo anno? Come ti trovi adesso?
«Ho acquisito disciplina in difesa. Sono migliorato tanto e mi sto migliorando ancora. So che devo lavorare ancora moltissimo per diventare migliore. E’ un calcio molto tattico, un anno dopo dal mio arrivo, ti dico che è come una partita di scacchi. Tutti gli allenatori sono tattici, cercano di dominare il campo e io sto imparando a farlo».
Ti piace questo ruolo, entrare in corso e spaccare la partita? Tuo fratello ti ha detto qualcosa sulla Supercoppa?
«No, non mi piace molto perchè sono molto competitivo, non sono contento di entrare dopo. Però so che ci sono delle regole che segue: c’è Senad che è il Capitano e anche Stefan. Io quel che c’è da fare e faccio del mio meglio. Lavoro per essere al massimo ed avere la mia occasione. Io e mio fratello ci sosteniamo a vicenda, quindi c’è occasione di scambiarci consigli».