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Sampdoria-Lazio, sagra dei doppi ex: ecco i nomi più nostalgici – FOTO
Sampdoria-Lazio, quanti doppi ex: da Signori a Mihajlovic, ecco i nomi più nostalgici che abbiamo selezionato
Nel prossimo weekend il calendario propone un classico della Serie A, Sampdoria-Lazio. I due club insieme contano ben 136 partecipazioni nella massima divisione nazionale e tantissimi trofei conquistati. Per i blucerchiati il periodo di maggior splendore risale all’arco temporale compreso tra metà anni ’80 e inizio anni ’90, che ha assistito alla vittoria di uno Scudetto, quattro Coppa Italia, una Supercoppa Italiana e una Coppa delle Coppe. Il declino ligure coincide proprio con l’ascesa della società di Sergio Cragnotti, vittoriosa sul tramonto degli anni ’90 dentro e fuori i confini nazionali (uno Scudetto, due Coppa Italia, due Supercoppa Italiana, una Coppa delle Coppe e una Supercoppa Europea). Un decennio d’oro per entrambi club, complessivamente per l’intero calcio italiano. Gli spettatori di quella fantistica epoca hanno avuto la fortuna di poter assistere alle giocate di campioni straordinari, tanti dei quali hanno indossato anche le casacche di Samp e Lazio. In onore del posticipo di domenica 3 dicembre, ecco i doppi ex che ancora oggi sono amati da entrambe le tifoserie:
ROBERTO MANCINI – L’eleganza è stata la sua caratteristica principale da calciatore, continua ad esserlo pure adesso che veste i panni di allenatore. Il match del ‘Ferraris’ avrà un sapore speciale per il ‘Mancio’, visto che Sampdoria e Lazio sono le squadre con cui ha collezionato più presenze (424 e 87). Nella Capitale ha mosso inoltre i primi passi da mister, osservando da vicino i segreti di Sven Goran Eriksson.
GIUSEPPE SIGNORI – «E segna sempre lui», era il coro che partiva ogni settimana dalla Curva Nord. E non poteva essere altrimenti per un bomber che ha siglato 107 reti in 152 apparizioni. ‘Beppe’ (prima del trasferimento a Bologna) ha vestito per una stagione anche la maglia doriana, esultando però soltanto 3 volte.
CHRISTIAN VIERI – Acquistato per la modica cifra di 55 miliardi di lire, è finito nel cuore dei fans biancocelesti per essere andato in rete (momentaneo 1-0) nella finale di Coppa delle Coppe. ‘Bobo’ è passato da Bogliasco nell’estate 2006 ma, pochi giorni dopo la presentazione ufficiale, rescinde il contratto e passa all’Atalanta.
VLADIMIR JUGOVIC – E’ stato il pupillo di mister Eriksson che, dopo averlo avuto a Genova, lo ha preteso anche a Roma, dove ha trascorso solamente una stagione. Il centrocampista serbo ha ottenuto 81 presenze con il Doria, 27 invece con la Lazio, vivendo però da protagonista con un goal (momentaneo 2-1 su rigore) il successo in finale di Coppa Italia contro il Milan.
#RetroSamp Vladimir #Jugovic (1992-95) Serbio. Volante versátil y gran despliegue que jugaba x la derecha (81p/18g) pic.twitter.com/oyh6SmQPyQ
— Sampdorianos (@Sampdorianos) 14 febbraio 2015
JUAN SEBASTIAN VERON – Inizia l’esperienza italiana alla corte genovese, ma vive senza dubbio i ricordi più gloriosi all’ombra del Colosseo. Ben quattro trofei alzati al cielo e un sigillo alla Roma su calcio di punizione da far venire ancora i brividi. La ‘Brujita’ è stato uno dei migliori centrocampisti del mondo.
ATTILIO LOMBARDO – E’ uno dei simboli nostalgici per eccellenza di chi era bambino negli anni Novanta. Bandiera della Sampdoria, è giunto alla Lazio nell’ultimo vissuto da giocatore, in tempo per alzare al cielo uno Scudetto. Nell’estate del 2001 fa il suo ritorno in Liguria, decidendo di chiudere la carriera nella piazza in cui ha vissuto le emozioni più belle.
SINISA MIHAJLOVIC – Senza dubbio il battitore mancino più forte nella storia della calcio italiano. Piede telecomandato e personalità da vendere, questa è la riassuntiva ma perfetta descrizione dell’attuale allenatore del Torino. Ben 110 presenze in blucerchiato, addirittura 126 con l’aquila al petto. Detiene ancora la bellezza di due record: maggior numero di gol realizzati (28) in Serie A su calcio di punizione dal 1987 in poi (a pari merito con Andrea Pirlo) e maggior numero di gol realizzati su calcio di punizione (3) in una singola partita di Serie A (a pari merito con Giuseppe Signori). Assurda coincidenza del destino, si trattava di un Lazio-Sampdoria.