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Zarate: «Vorrei tornare alla Lazio! Ne ho parlato con Inzaghi ma…»
Mauro Zarate ha annunciato la voglia di tornare a vestire la maglia con l’Aquila sul petto: l’argentino avrebbe avuto un colloquio con Inzaghi
L’esperienza all’ombra del Colosseo non è stata mai dimenticata da Mauro Zarate che, nonostante un addio a dir poco burrascoso sfociato in una diatriba legale – vorrebbe tornare a vestire la maglia con l’Aquila sul petto. Lo confermano le sue dichiarazioni, rilasciate a goal.com: «Mi piacerebbe tornare alla Lazio, anche se al momento è difficile. Parlo spesso con Inzaghi, perché ho giocato con lui, e fra di noi abbiamo parlato di questa ipotesi. Gli dico sempre: ‘chiamami che sto arrivando’. Ma è difficile per il modo in cui ci siamo lasciati con il presidente Lotito. Se ci fosse la possibilità, lo faro». Il ritorno al momento è improbabile, ma il talentuoso esterno ci spera. Se sono rose…
ADDIO – «Ho sbagliato. Avrei dovuto fermarmi, parlare con Lotito e sistemare le cose. Ma non so perché la gente stesse dalla mia parte, e forse pensavo che non sarebbe successo niente, così non l’ho fatto.E ora, a mente fredda, penso che se mi trovassi assieme a lui a parlare, le cose potrebbero essere risolte. Era una soluzione risolvibile».
FUTURO – «Dopo le cose sono andate bene perché sono venuo qui in Argentina, ho vinto la Supercoppa con il Velez, ho fatto molto bene e poi sono andato in Premier League. Ma quello che è successo alla Lazio ha frenato la mia carriera, sarei dovuto andar via in un altro modo e in un altro club».
SERIE A – «Seguo la Serie A? Seguo tutto, sono piuttosto malato di calcio. La Lazio la vedo molto bene. Se riuscisse ad entrare direttamente in Champions o a raggiungere i preliminari, sarebbe un ottimo campionato».
INZAGHI – «Lo vedo bene, lui ha sorpreso tutti quelli che giocavamo con lui perché non ci aspettavamo che fosse così bravo come allenatore. E’ la dimostrazione che fare il tecnico non è così difficile. Fa giocare alla squadra un calcio allo stesso tempo molto semplice e molto efficace. Mi sono congratulato con lui quando l’ho visto l’ultima volta. Da compagno di squadra era un personaggio, molto divertente. Io l’ho conosciuto a fine carriera, non ha mai fatto problemi se non giocava, e quando veniva chiamato in causa giocava nel miglior modo possibile e questo era positivo perlasquadra».
BARCELLONA – «Se avessi fatto le cose per bene, penso che avrei potuto giocarci. Dopo il primo anno alla Lazio ci fu un contatto, ma non si è concretizzato nulla».