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Biava: «Mancini, non capisco l’esclusione di Acerbi. Milan? La Lazio deve sfruttare…»
L’intervista a Giuseppe Biava in vista del match Lazio-Milan: l’ex difensore ha commentato anche la mancata convocazione di Acerbi
Il quartier generale di Formello si è svuotato. Nove calciatori biancocelesti sono impegnati con le rispettive Nazionali, ma ciò non proibisce a Simone Inzaghi di preparare il match di campionato Lazio-Milan. Per parlare della gara Giuseppe Biava è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio. Ecco le sue parole: «Non sarà una partita semplice. Cutrone è da tenere d’occhio, è un fastidio in area come Pippo Inzaghi. Però l’assenza di Higuain è certamente un vantaggio. Maggiore attenzione dovrà essere posta agli esterni, soprattutto a Suso che sta facendo molto bene. Per il resto Immobile e compagni possono far male alla difesa rossonera. Il Milan è un po’ incerottato e bisogna approfittarne. Corsa Champions? Tra le due squadre romane e le milanesi, la Lazio può fare ancora meglio. È una delle squadre che ha più potenzialità. L’Inter sta un passo sopra però. Il quarto posto credo che se lo giocheranno Lazio e Roma perché il Milan non credo si all’altezza».
L’ITALIA DI MANCINI – «Partiamo dal presupposto che solitamente si convoca chi gioca nei rispettivi club. Rugani sta facendo fatica a trovare spazi, mentre Acerbi le ha giocate tutte. Mi sembra un po’ strana questa convocazione dello Juventino a dispetto del difensore biancoceleste. È una questione di minutaggio, senza nulla togliere a Rugani. Luiz Felipe? Fa piacere che venga accostato alla Nazionale. È arrivato in punta di piedi e piano piano si è costruito, giocando al fianco di ottimi giocatori. È normale che anche l’Italia guardi a giocatori come lui. Luiz Felipe può solo migliorare, la Lazio è la piazza giusta per lui. Il fatto che tenti l’anticipo è una cosa positiva, meglio rispetto a chi invece aspetta l’attaccante. Certo c’è il rischio di incorrere in degli errori ma la propositività è un aspetto positivo. Son convinto che diventerà tra i difensori più bravi».