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Correa: «Sogno di giocare la Champions con la Lazio. Inzaghi? Voglio ripagare la sua fiducia»
Correa, la sua prima esperienza italiana con la Samp; la delusione Mondiale e il nuovo inizio a Roma
Il Tucu Correa da quando è arrivato a Roma ha conquistato da prima i tifosi e forse, finalmente anche Simone Inzaghi. L’argentino si è raccontato in toto attraverso i microfoni di Lazio Style Channel: «Ho sempre giocato in attacco, all’Estudiantes ho imparato a giocare da trequartista e mi sono trovato bene. Quella è la mia posizione preferita in campo, il periodo in cui sono stato lì è stato fondamentale nella mia crescita. Con la Sampdoria è stato bello, ho fatto fatica i primi mesi perché ero piccolo e non sapevo come funzionava il calcio italiano. Ho iniziato poi a capire e ho concluso la stagione giocando sempre. Ci sono delle differenze fra il calcio italiano e quello argentino ma anche delle analogie. Nei primi mesi in Italia (con la Sampdoria, ndr) ho fatto un po’ di fatica a trovare gli spazi, ma gli allenatori che ho avuto lì mi hanno dato fiducia e mi hanno insegnato. Tutti mi sono stati vicini, anche il presidente. Sono stati tutti molto carini con me. Ho fatto i miei primi gol in Serie A in un momento difficile della Sampdoria, ma per me è stato bellissimo».
SIVIGLIA – «Il Siviglia è stato un bel periodo, due anni buonissimi. La squadra ha giocato in Champions, il primo anno con Sampaoli abbiamo fatto bene, sempre in alto in classifica. Lui mi ha dato tanto, mi ha fatto maturare e mi ha convocato in Nazionale. La Champions è un’esperienza bellissima e ho bellissimi ricordi. Ho avuto tante partite importanti e abbiamo vinto in Spagna, abbiamo giocato tre finali che abbiamo perso con Barcellona e Real Madrid. Sono stati due anni belli, dove abbiamo fatto bene. Infine ho ringraziato tutti, mi hanno aiutato a crescere e sono contento».
CHAMPIONS – «La Champions per me è stata un’emozione bellissima, giocare contro grandi squadre che disputano sempre questo torneo è difficile. Sogno di giocarci con la Lazio, sarebbe una cosa incredibile ma prima dobbiamo pensare alla prossima partita».
INZAGHI – «Il mister sta facendo bene con tutti noi, dando fiducia a tutti. A me disse che le prime giornate avrei dovuto pazientare, io avrei voluto giocare subito. Lui mi ha dato la sua fiducia e io voglio accontentarlo e ripagarlo. Ovviamente lo voglio fare anche per la società e i compagni».
AMBIENTAMENTO ALLA LAZIO – «I ragazzi che parlano spagnolo mi hanno aiutato: Luis Alberto, Caceres, Caicedo e Patric sono stati preziosi per ambientarmi qui. Tutti però mi hanno fatto sentire dal primo giorno a mio agio».
PRIMO GOL – «A Udine ero lì in area e ho pensato di saltare il marcatore, ho fatto la mia giocata ed è andata bene. Abbiamo vinto e quello era l’importante. Lì in area vicino alla porta mi piace giocare, mi piace dare spazio ai miei compagni. Mi piace tanto la palla, sono uno a cui piace puntare. Queste sono le mie caratteristiche».
TIFOSI – «Da quando sono arrivato all’aeroporto i tifosi mi hanno sentire benissimo, mi hanno fatto impazzire quando sono arrivato all’Olimpico il primo giorno. Per strada mi trasmettono delle buone sensazioni, mi trovo benissimo. Spero di continuare così per fare felici tutti. Gli argentini qui hanno fatto benissimo, spero di fare come loro e cercare di vincere qualcosa. Questo è il mio sogno».
DERBY – «A Siviglia il derby è sentito come qui, se ne inizia a parlare già due settimane prima. Si sente la pressione, questa è la cosa bella dei derby. In Argentina, a Siviglia e a Genova. Sono sempre belli e io ho avuto la fortuna di giocarli».
NAZIONALE ARGENTINA – «Ho segnato durante le qualificazioni, poi sono rimasto fuori dal Mondiale. Per me è stato un colpo duro, sogno di giocare la Coppa America con l’Argentina. Ho esordito con il Singapore, ho fatto un gol e sono stato felice. Tutti vogliono vestire la maglia del proprio paese».
MESSI E MARADONA – «Messi l’ho visto giocare, l’ho sofferto quando giocavo al Siviglia. Gli ho visto fare delle cose incredibili. Maradona non l’ho visto giocare, però posso dire che Messi è un genio per quel che ho potuto vedere».
VITA PRIVATA – «Al fantacalcio prenderei tutti i 22 della Lazio. Vivo una vita tranquilla, ho dei cani a casa, la mia ragazza. Sono accompagnato dai miei genitori e dalle persone a cui voglio bene. Non esco molto però visto che la città è bella ogni tanto scappo. Sento spesso la mia famiglia e i miei amici in Argentina».