News
AURONZO DAY 3 – Radu: «Ho vissuto un periodo buio, non ero più io. Qui per chiedere scusa!» – VIDEO
Poco prima della consueta seduta d’allenamento in quel di Auronzo di Cadore, Radu ha risposto alle domande dei cronisti nella conferenza stampa
Continua la preparazione della Lazio ad Auronzo di Cadore. Dopo l’amichevole di ieri pomeriggio, la squadra si è ritrovata anche questa mattina allo ‘Zandegiacomo’, proprio mentre Stefan Radu si sottoponeva alle visite mediche di rito. Poco prima della seconda seduta del giorno, il difensore romeno ha risposto alle domande dei cronisti presenti nel corso della conferenza stampa:
«Voglio ringraziare la società, il presidente per l’opportunità che mi ha dato di far parte di nuovo della famiglia laziale. Dopo il momento più buio della mia carriera, da marzo in poi non sono stato più io come uomo e come giocatore. Sono emozionato, la fiducia che la società mi ha dato dopo questo momento, spero di ripagarla con delle prestazioni buone».
Fine di un incubo, torni a casa?
«Ritorno a casa, sono stato male negli ultimi giorni per uno mio sbaglio, lo riconosco. Da marzo non sono stato più Stefan Radu. Questa è una liberazione, ringrazio anche i tifosi che mi sono stati accanto».
Ti riserverai un momento con lo spogliatoio?
«Dopo l’infortunio alla caviglia, non riuscendo a guarire ho iniziato a pensare in negativo, ho sbagliato verso società e compagni. Sono qui a chiedere scusa ad entrambi, e a tutti coloro che magari in quel periodo ho offeso».
Ti senti un nuovo acquisto? Come stai fisicamente?
«Mi sento un nuovo acquisto, sì. Adesso c’è tanta esperienza dietro, ma so che posso dare ancora tanto per questa squadra».
Il procuratore ha detto che hai ricevuto tante offerte, tu appena detto che consideri la Lazio la tua famiglia…
«Ultimamente, dopo quello che era uscito, che la Lazio non mi voleva più, abbiamo ricevuto tante richieste. Ho sempre detto no a qualsiasi offerta!».
Infine, un’ultima precisazione del responsabile della comunicazione biancoceleste Stefano De Martino: «Le tante ricostruzioni che sono state fatte sono assolutamente non fantasiose, di più, che non hanno nula di vero nei confronti del ragazzo o di presunti litigi con il direttore sportivo. E’ giusto precisarlo».