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Radu, l’agente: «Stefan aveva il terrore di perdere la Lazio, ha vinto l’amore. Pensavo che fosse finita…»
L’agente di Radu, Matteo Materazzi, è intervenuto sulle frequenze di Radiosei per esprimersi sul reintegro del romeno
Dopo le parole di Stefan Radu in conferenza stampa direttamente da Auronzo di Cadore, il procuratore del romeno Matteo Materazzi è intervenuto sulle frequenze di Radiosei. Di seguito, alcune sue dichiarazioni: «Stefan ha finalmente ottenuto quello che voleva fin dall’inizio, aveva il terrore di perdere la maglia della Lazio. Questo riavvicinamento alla squadra che ama ha dato modo anche a lui di stare più sereno. La situazione si era complicata molto, ma con il passare del tempo ti rendi conto di aver fatto degli errori e per amore provi a recuperare. È innegabile che qualcosa si fosse rotto ma la situazione era recuperabile. Delle volte incide il carattere e subentra l’orgoglio delle persone, che in alcuni casi va però lasciato da parte. Ha prevalso l’amore per la maglia e l’importanza di Stefan sia dentro che fuori dal campo. La società è stata intelligente a capirlo. Non parliamo di cose gravi ma quando si è manifestata la possibilità di andare è emersa quella che era la vera volontà del calciatore, ovvero di non voler andarsene. Da agente può anche dispiacermi perché si perdono dei soldi, ma sono anche un tifoso laziale e questo epilogo mi rende molto felice».
PROBLEMI – «I problemi nascono da lì, Stefan ha forzato per recuperare da alcuni acciacchi ma non riusciva a dare il cento per cento. Questo ha fatto nascere delle incomprensioni poi superate. Ho lasciato campo libero al giocatore di risolvere direttamente la situazione con la società. È stata come una crisi matrimoniale: si è risolta perché nel momento in cui ci si stava per separare ci si è accorti che c’era la voglia di andare avanti insieme, ha vinto l’amore».
REINTEGRO – «Pensavo che fosse finita quando è arrivata l’offerta di un club importante che ha chiesto il calciatore. Dall’Italia o dall’estero? il problema è stato proprio questo. La squadra era italiana e Stefan non se la sentiva di indossare una maglia diversa da quella biancoceleste e di affrontare la Lazio da avversario. Il riavvicinamento c’è stato sabato sera, proprio quando questa squadra stava spingendo per chiudere la trattativa entro oggi. Lì Stefan si è accorto di non riuscire a lasciare la Lazio. Io ho fatto la mia parte: il caso ha voluto che ci fosse un calciatore laziale e un procuratore laziale, questo ha semplificato le cose. La Lazio ha assecondato la volontà di Radu: è lui che per primo ha chiesto di andare via in un momento di tensione e rabbia. Con il tempo si è accorto di aver sbagliato. La società si è comportata bene con lui. Ho incontrato più volte Tare, anche Inzaghi è stato importante, considera Radu uno dei suoi uomini più fedeli».