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Fiorentina, inizia il Badelj 2.0: «Alla Lazio un fallimento personale. La colpa è mia e di nessun altro!»
FIORENTINA / Milan Badelj è arrivato questa mattina a Firenze e a sorpresa, si è presentato in conferenza stampa pochi minuti fa
«Scusate per il ritardo, ma per i grandi giocatori c’è sempre da aspettare. Oggi è una giornata importante per la crescita della Fiorentina. Voglio ringraziare Milan» – con queste parole Joe Barone dà il bentornato a Badelj. L’oramai ex centrocampista della Lazio si è presentato a sorpresa in conferenza stampa per la sua presentazione.
PRADÈ – Ecco le parole del ds viola: «E’ il giorno più importante da quando sono tornato. Lui porta grande senso di appartenenza. Milan per me sarà l’acquisto più importante perché mi rappresenta. Nel 2012 sono partito con un calciatore come Lupatelli, e sotto il profilo dell’uomo lui è un acquisto così. Mi raccorderà i giovani con gli adulti e in tutto lo spogliatoio. Lo ringrazio perché ha avuto una grandissima pazienza di aspettarci e di volere con forza questo passaggio. Ringrazio il suo agente e anche la Lazio, con Tare che è un uomo di parola, come Lotito. La Fiorentina è sempre la stessa ma le persone sono diverse e ripartono da lui. Quando parlavo di uomini che sentono questa maglia, ho fatto subito il nome di Badelj. C’erano delle difficoltà perché era andato via a parametro zero e andava ricomprato. Nella testa di tutti però è partita questa operazione. Abbiamo già fatto qualcosa prima del 10 e sono felice di questo».
BADELJ – Poi la parola passa al croato: «Dopo quattro anni passati qui, la mia volontà è stata quella di provare qualcos’altro. Tornando su oggi, il mondo è cambiato, il mio legame con Firenze e con i fiorentini non è mai stato messo in dubbio. Ho sempre seguito e amato questa squadra. Grazie a Dio c’è stata la possibilità di tornare ed è stata l’unica opzione diversa dalla Lazio per me. Ho deciso di ricominciare con chi mi aveva portato qua. Farò di tutto per riconquistare la fiducia dei tifosi. Voglio trovare la serenità giusta e stare con la famiglia».
LAZIO – «E’ stata più colpa mia che di qualcun altro. Non mi sono adattato al meglio al gioco e alla squadra. Lo guardo come un fallimento personale. Sono io il responsabile, la mia condizione ha condizionato il rendimento. Non mi sono espresso al massimo. Ringrazio la Lazio e sarò sempre grato per l’opportunità che mi hanno dato».
COMPAGNI DELLA FIORENTINA – «Mi sono sentito con tutti nel corso della stagione. Una parte di me non è mai andata via. Sono sempre stato in contatto con i magazzinieri che sono il grano di questa società. Con Chiesa non mi sono sentito nelle ultime ore. Commisso? Mi ha già dato il benvenuto e il bentornato. Ci vedremo presto».
RITORNO – «All’inizio non credevo che si sarebbe stata la possibilità di tornare perché sono andato via a parametro zero. Non ci credevo. Oggi però sono molto emozionato e commosso. Il ruolo, qualsiasi sarà, lo accetto con grande orgoglio. Farò sempre il bene della Fiorentina. Scomparsa Astori? Ha creato qualcosa in più nel mio cuore. Ha fatto la differenza per decidere di tornare, ma non è questo il motivo per cui sono tornato. Badelj nuovo capitano? Non esiste. In questo momento è al braccio di un grande uomo che l’ha ricevuta dopo il mio saluto e rimarrà al suo braccio».