Razzismo, Gravina e Fioramonti: «Lo sport non può essere infangato»
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Razzismo, Gravina e Fioramonti: «La dignità dello sport non può essere infangata»

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Gabriele Gravina, presidente della FIGC, è tornato a parlare della questione relativa al razzismo

Gabriele Gravina e Lorenzo Fioramonti, rispettivamente presidente della FIGC e ministro dell’istruzione, hanno parlato della questione razzismo. Ecco ciò che hanno detto come riportato dalla consueta rassegna stampa di Radiosei.

PARLA GRAVINA – «Abbiamo tutti a cuore la lotta al razzismo e l’intolleranza in generale in quanto manifestazioni che sono l’esatto opposto di ciò che deve essere il calcio, un mondo dove da protagonista deve farla l’inclusione. La dignità del calcio e dello sport non può essere contaminata e infangata da quattro beceri che durante le partite insultato altre persone».

FIORAMONTI – «Il mondo dello sport e la scuola devono unirsi contro l’intolleranza e il calcio deve rinnegare le tentazioni verso ogni razzismo. È fondamentale che il mondo dello sport e della scuola si uniscano per diffondere una visione di una società integrata. In particolare il calcio, lo sport più popolare al mondo e in Italia, deve rinnegare ogni tentazione di razzismo che rischia di pregiudicarne addirittura la bellezza».

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