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Lazio senti Eriksson: «Scudetto? Tutto è possibile!». E sul derby…
L’ex allenatore della Lazio, Sven Goran Eriksson, ha detto la sua sul momento che sta vivendo la squadra di Inzaghi
A Sven Goran Eriksson non servono presentazioni. Condottiero di mille battaglie, ha guidato la Lazio negli anni d’oro e continua a seguirla con lo stesso affetto che aveva negli anni in cui l’ha guidata. A Radio Anch’io Sport, l’ex tecnico biancoceleste ha analizzato il momento della squadra di Inzaghi: «La Lazio sta andando fortissimo e sta giocando un gran bel calcio. Non ho visto tutte le partite, ma quelle che ho visto mi sono piaciute molto».
Simone è vicino anche a battere il record di vittorie del tecnico svedese: «Mi fa piacere, i record sono fatti per essere battuti. Il fatto che Simone sia diventato un grande allenatore per me è una bella bella sorpresa, a differenza di Simeone e Mancini, non me l’aspettavo quando era un giocatore. Sta pero’ dimostrando di esserlo, settimana dopo settimana, e gli faccio i complimenti».
GRUPPO – «La stabilità nel calcio è rara ma è molto importante: non solo nella Lazio sono rimasti più o meno tutti gli stessi giocatori ma anche l’allenatore, che è il primo che paga quando una squadra va male, è sempre lo stesso. Inzaghi sta lì da anni e sta guidando la squadra alla grande. Scudetto? Se vince la partita con il Verona è secondo in classifica dietro alla Juventus. Tutto è possibile. Mi auguro e penso che la Lazio possa lottare per il titolo: sembra essere una grande squadra, tutto va bene e c’e’ tranquillità. Da fuori sembra così. La Juve ha l’abitudine a vincere e questo è un grande vantaggio, ma quest’anno, dopo tanti Scudetti facili, per lei sarà più difficile contro squadre come Lazio e Inter».
DERBY – «Sembrava essere sulla strada della Lazio, vicino alla Juve, ultimamente ha perso qualche punti ma sta andando abbastanza bene. Il derby di domenica? Sarà una partita molto importante per entrambe: la Lazio per lo scudetto e la Roma per stare vicina alla vetta. Il derby è un derby, non si sa mai chi vincerà».