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Serie A, Accardi: «Il Napoli è molto interessato a Immobile»
Lazio, il noto procuratore Giuseppe Accardi è intervenuto ai microfoni di Calcionews24 per dire la sua in merito alla situazione del mondo del calcio
Giuseppe Accardi, noto procuratore, è intervenuto ai microfoni di CalcioNews24 in merito a quelli che saranno gli sviluppi nel mondo del calcio.
SERIE A – «Come fai ad annullare la stagione? A settembre ricominciamo questo campionato con le ultime giornate che ci mancano e poi continuiamo a giocare il nuovo campionato. Si faranno più partite ma quantomeno non si creeranno degli scompensi. Non hai altre soluzioni a meno che a fine maggio non hai la possibilità di riprendere tutto ma mi sembra un’ipotesi azzardata».
PLAY OFF – «Ti chiedo, come fai a farli? Con il fatto che mancano 12 partite è impensabile. Da qualsiasi parte tu la giri ci sarà sempre qualcuno che sarà scontento. Chi si deve sedere e trovare la soluzione avrà delle belle gatte da pelare. Se non puoi partire a maggio partirei a giugno o metà giugno giocando tre partite a settimana, tanto le società ha 25-28 giocatori e possono farlo, usi l’estate per finire il campionato, una settimana di vacanza ad agosto e dopo di che riparti con la nuova stagione e buonanotte».
IMMOBILE – «Ronaldo rimane ancora un’altra stagione mentre per Immobile c’è da fare un discorso. Il Napoli è molto interessato a lui ma la Lazio ha interesse a vendere Immobile quest’anno con il livellamento in basso che ci sarà per le cifre di vendita e acquisizione? Se l’avessi venduto con un’altra situazione avresti potuto chiedere i soldi che volevi, se lo vendi in una situazione emergenza non puoi pretendere più di tanto».
TAGLIO STIPENDI – «Bisogna partire da un presupposto. I giocatori sono dei dipendenti a tempo determinato che hanno sottoscritto un accordo contrattuale liberalmente negoziato con la società. Credo che ogni giocatore abbia il diritto di ridiscutere la sua situazione. Non ci può essere un sindacato che vada a discutere gli interessi dei calciatori. I giocatori non sono stupidi e hanno la sensibilità per capire la situazione di emergenza ma credo che siano legittimati a decidere ognuno con la propria testa che accordi prendere con i club».