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Lazio, Cataldi: «Mi manca tanto il campo. Scudetto? Sarebbe un sogno»
Danilo Cataldi è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio, radio ufficiale della società, per parlare di allenamenti e ripresa
Torna a parlare Danilo Cataldi, dopo l’ultima intervista nel post Genoa-Lazio, ai microfoni di Lazio Style Radio per raccontare la sua vita in questa emergenza, non senza alcune considerazioni sull’allenamento e sulla ripresa del campionato.
«Mi manca tanto il campo, mi manca lo staff, i compagni, tutto. È fisiologicamente necessario avere quelle due o tre ore di allenamento, però cerchiamo di rispettare le disposizioni e spero di rivedere presto tutti quanti. Facciamo molte videochiamate, c’è una chiacchierata quotidiana, il nostro gruppo di squadra è pieno di messaggi. Dei compagni sento spesso Lulic che è in Svizzera, si sta curando in vista del rientro, poi sento anche Milinkovic anche molto spesso. Sipario social con Sergej-Correa? Non siamo tutti bravi come Ronaldo, facciamo quel che possiamo, voglio vedere Joaquìn fare quella sfida. Allenamento a casa? Ci inviano protocolli ogni giorno, ci viene fornito tutto il necessario per potersi allenare al massimo. Differenze di allenamento? Allenarsi a casa è molto più difficile rispetto a quello sul campo, ma facciamo del nostro meglio per arrivare nelle condizioni migliori alla ripresa. Ho alcune attrezzature congrue al tipo di allenamento che devo svolgere».
«Scudetto? Ahimè non possiamo prevedere l’arrivo di una pandemia, ha preso alla sprovvista tutti, eravamo primi in classifica. Siamo tutti pronti per riprendere eventualmente da dove abbiamo lasciato, vogliamo dare gioie ai nostri tifosi. La voglia di ripartire è comune a tutta la squadra, non manca di certo, saremo pronti per ricominciare. A cosa rinuncerei per lo scudetto? Chiedetemi tutto, baratterei ogni cosa per lo scudetto, tranne la mia famiglia, sarebbe meraviglioso. Lo scudetto è un titolo bellissimo, significa avere una continuità impressionante di risultati in un campionato composto da 20 squadre. Obiettivi stagionali? Se torneremo a giocare ci dovremo innanzitutto staccare dal quinto posto, una volta raggiunto l’obiettivo, se saremo ancora lì in alto, allora potremo pensare a qualcosa in più. Roma vuota? Situazione surreale, per me la città è bella anche vuota. Se ci sono delle regole, vanno rispettate, ho visto situazioni spiacevoli, noi altri non siamo tutti scemi a restare a casa, ci chiedono solo questo. Uovo di Pasqua? Mia moglie mi ha fatto una sorpresa, è stato fatto in aggiunta ad un ordine di beneficenza con un collaboratore di Suor Paola, ritrae l’attimo del mio gol alla Juventus in Supercoppa. Punizioni? Quando sono in campo, a fine allenamento, cerco di allenarmi a tirarle: a Riad ho cercato di calciare sopra la barriera, la palla era centrale ma forte, fortunatamente è andata bene. Ripresa? Non sarà facile, ci sarà un tempo di preparazione in cui cercheremo di rimetterci in forma per riprendere da dove abbiamo interrotto. Mio figlio? Tommaso è bravissimo, è cresciuto tanto in queste settimane, è davvero energico. Scopre tante cose nuove ogni giorno e sta molto bene. Come passo il tempo? Io gioco tutto il tempo alla Play Station, poi mia moglie mi fa pulire sempre la cucina dopo i pasti. Ora, però, sto provando ad occupare meglio il tempo facendo un puzzle sul Colosseo. Ogni tanto rivedo anche alcune vecchie partite su Sky Sport, ne ho bisogno, mi aiuta a tenere alta la voglia e la concentrazione. Aspetto di rivederci tutti quanto prima a Formello».