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Spadafora: «Conosco bene l’importanza del calcio, farò di tutto per ripartire»
Spadafora, le parole del Ministro dello Sport in merito ad una possibile ripresa del campionato di Serie A e non solo
AGGIORNAMENTO DEL 5/5 – Il Ministro dello Sport è poi intervenuto sulle colonne del Corriere della Sera:
«La maggioranza degli italiani non vede di buon occhio la ripartenza del calcio, ma io non guardo i sondaggi. E conosco bene l’importanza di questo settore, al contrario di quello che fa intendere qualcuno con attacchi strumentali alla mia figura. Per la ripartenza ci baseremo su criteri scientifici, oggi non disponibili. Potremo fare una previsione realistica solo a metà maggio».
«Io becchino del calcio? Assolutamente no, farò di tutto per ripartire. Se il governo sarà costretto a stabilire che non ci sono le condizioni per farlo, io dovrò cercare di limitare i danni economici e sostenere tutto il mondo dello sport. Fare come in Francia? Quando dico di aspettare, lo faccio perché ora non abbiamo gli elementi scientifici per decidere. Non perché io sia contro. Entro fine maggio si potrà dire se riprendere o no la Serie A».
Il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora è intervenuto all’interno della trasmissione Frontiere in onda su Rai1. Ecco le sue parole.
«Abbiamo confermato quello che stavamo facendo: la ripresa degli allenamenti individuali il 4 maggio e poi il Comitato Tecnico Scientifico sotto mia richiesta ha dato la possibilità di allenarsi anche ai singoli atleti in maniera specifica ai calciatori delle squadre e poi dal 18 maggio dopo il protocollo della FIGC sarà possibile riprendere gli allenamenti di squadra. Sono convinto che entro questa settimana avremo un responso, il protocollo era ben fatto ma necessitava di ulteriori chiarimenti. Il CTS si deve occupare di tante questioni ma anche quella del calcio troverà delle soluzioni. Mi auguro che il campionato riprenda e se non la pensassi così sarebbe surreale per un Ministro dello Sport ma deve avvenire in sicurezza e quando ci sono tutte le condizioni. I toni di questi giorni sono stati determinati da una pressione eccessiva da chi ci chiedeva di decidere subito una data. Lavoreremo perché questo avvenga, dipenderà molto da queste due settimane. Se le condizioni non consentiranno la ripresa sarà il Governo a decidere e a creare le condizioni per limitare al massimo i danni al mondo del calcio così come tutti gli altri sport. Non dimentichiamoci che è saltato il Giro d’Italia, il tennis, le Olimpiadi. Se si riprenderà sarà sicuramente a porte chiuse questo è chiaro. L’attività motoria e sportiva è ripresa all’aperto ma stiamo lavorando e siamo a buon punto per quanto riguarda anche le strutture come le palestre, i centri di danza ecc. Entro questa settimana consegneremo al CTS le linee guida che dovranno applicare queste realtà. Mi auguro che nel prossimo decreto che andrà in vigore dal 18 maggio in poi in quel lasso di tempo ci sia la data precisa per riprendere anche queste attività».