News
Pasqualin: «Ecco come può cambiare il calciomercato»
Claudio Pasqualin, uno dei più noti procuratori sportivi, ha spiegato come potrebbe prossimamente cambiare il calciomercato
Claudio Pasqualin, avvocato e noto procuratori sportivi, è stato intervistato in esclusiva da Calcionews24.com. Tra i tanti temi toccati, c’è anche il calciomercato e come cambierà in relazione all’emergenza Coronavirus:
«Inevitabile che cambi, perché non girerà più un euro, si opererà con lo scambio delle figurine, cercando di dare una mano di vernice all’edificio scrostato. Non è detto però che questo mercato più povero sia meno avvincente, perché la fame aguzza l’ingegno. Poi noi italici siamo specialisti nell’inventare le cose. Si muoveranno poco. Forse la gente non si rende conto che del depauperamento palpabile se non riparte il campionato, con il credito che c’è con i broadcasters che se non pagano l’ultima rata sarà un disastro. Al di là della Serie C, dove sono tanti i presidenti che non vedono l’ora di avere la scusa per mollare lì la società. Per quel che riguarda il calciomercato, al di là dei tempi, e sperando che non ci sia più il calciomercato fisico, per intenderci quello che si consuma a Milano nell’ultimo giorno utile, che serve solo ai media e in particolare alle televisioni, dove mille formiche impazzite osservano chi esce dall’ufficio competente o chi consegna l’ultimo contratto. Quel giorno lì alcune televisioni fanno ascolti altissimi per vedere chi chiude la porta per ultimo».
«Poi la gente che va lì lo fa anche per farsi intervistare perché gli affari non li fai lì. Chi deciderà i tempi spero che comprenda l’anacronismo del carrozzone alberghiero. Gli affari comunque si fanno all’ultimo momento, quindi non è vero che più tempo dai e più ne fai. Poi è un’economia chiusa, uno compra e l’altro vende ma all’interno dello stesso sistema. Io non sono dell’idea di ampliare i tempi del calciomercato. Poi tutti gli allenatori si lamentano, o si lamenteranno se le porte degli spogliatoi saranno resi girevoli. Tu devi già partire col tuo organico e non consentire lo svolgimento delle trattative durante lo svolgimento sportivo degli eventi. Si sa bene che c’è il problema dei cosiddetti mal di pancia, magari dopo la terza panchina pensi già a flirtare con la squadra che incontrerai la settimana successiva. Io spero che chi deciderà i tempi e le modalità, tenga fede a questi principi espressi».