Settore giovanile
Lazio, Bianchi: «Qui per il progetto importante, manca Formello»
Il centrocampista della Lazio Primavera ha spiegato cosa lo ha portato a vestire la maglia biancoceleste e come ha vissuto la quarantena
Alessio Bianchi è uno dei pilasti della Lazio Primavera. Al momento il campionato è fermo e quindi i biancocelesti non si vedono da tanto.
Ai microfoni di Lazio Style Radio il ragazzo ha spiegato cosa lo ha portato a vestire la casacca biancoceleste e come sta vivendo la distanza dai compagni: «In questo momento Formello ci manca molto, non vedo i miei compagni e lo staff tecnico da due mesi. Mi manca molto l’attività sportiva. In campionato stavamo andando abbastanza bene, nonostante le due partite in meno rispetto al resto delle squadre eravamo in una buona posizione di classifica. Non vedevo i miei genitori da molto e, per questo motivo, ho ritrovato con piacere la mia famiglia: mi sto tenendo in forma con dell’attività fisica individuale e mi diverto guardando serie tv e giocando alla playstation.
Dopo la vittoria sul Napoli siamo cresciuti molto: nei primi mesi abbiamo affrontato male qualche gara, ma ci siamo ripresi e ad oggi il bilancio è più che sufficiente. Durante la stagione il mister ha provato giustamente a cambiare veste tattica, poi siamo riusciti a trovare il nostro modulo più ideale. Al Milan ho avuto un po’ di problemi a livello fisico nella categoria Primavera, ho giocato solo nel torneo di Viareggio e decisi così di cambiare.
Ho accettato la Lazio perché mi piaceva come Società e sapevo che alle spalle c’era un progetto importante: avevo offerte in Primavera 1 TIM, ma ho preferito ripartire con i biancocelesti dalla Primavera 2. Mister Simone Inzaghi è famoso per aver lanciato diversi calciatori giovani. Non sono arrivato a Roma pensando alla prima squadra, la priorità era vincere la Primavera 2 per poi chiudere bene questa stagione nella massima serie di categoria.
Quest’anno siamo cresciuti molto a livello di gruppo, calciatori più grandi come Minala ed Anderson ci hanno aiutati con la loro esperienza. Le gare vinte contro il Napoli e la Fiorentina prima di Natale ci hanno fatto cambiare atteggiamento, da quel momento abbiamo trovato continuità. Non siamo sotto pressione quando giochiamo al ‘Mirko Fersini’, ma abbiamo sbagliato qualche gara tra le gare di casa. In prima squadra guardo Milinkovic, Luis Alberto, Cataldi e Leiva. Provo a rubare con gli occhi da tutti, ma il calciatore che mi piace di più è Sergej Milinkovic.
Essere convocato con la prima squadra in occasione di Torino-Lazio è stato bellissimo. Ho instaurato rapporto con i più giovani, soprattutto con Cataldi e Murgia. All’inizio c’è un po’ di ansia a giocare con la prima squadra, però per fortuna i più esperti riescono sempre a farti sentire a tuo agio. Saper dettare i tempi alla squadra è importantissimo, voglio migliorare nella continuità sotto questo punto di vista. Sul piano fisico, invece, devo crescere sul cambio di passo nel breve. La Primavera della Lazio aveva ancora margini di crescita nel corso di questa stagione, avevo iniziato a guardare anche le squadre che erano davanti a noi. Era importante salvare la categoria, ma con altri risultati positivi sarebbe stato facile raggiungere posizioni di alta classifica.
Vorremmo tornare in campo per allenarci e per poi concludere il campionato nel corso dei mesi estivi. Personalmente sarebbe bello tornare a fare qualche panchina con la prima squadra di Simone Inzaghi. La partita peggiore è stata quella giocata in casa contro il Genoa: in quell’occasione siamo crollati fisicamente e mentalmente nel corso della ripresa. Le prestazioni migliori, invece, sono coincise con le vittorie ottenute contro la Roma, contro la Fiorentina e contro il Sassuolo nella prima giornata di campionato. Mi piace molto battere i calci di punizione, ci vuole molta concentrazione e serve tanto allenamento».