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Malagò: «Tifo Roma ma sono uno sportivo. 26 maggio? Da tifoso mi è dispiaicuto»
Malagò, il presidente del CONI è intervenuto in radio parlando sia della ripartenza che della sua squadra del cuore
Giovanni Malagò, presidente del Coni, è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia. Ecco le sue parole.
«Non voglio essere ipocrita. Ho molti amici tifosi della Roma, che sono predisposti a essere vittime. Il più grande errore è nascondere la passione per una squadra, non accetto che qualcuno faccia finta di non tifare niente. Uno deve essere serio. Io sono della Roma, ma sono più uno sportivo che un tifoso».
26 MAGGIO – «Da tifoso mi è dispiaciuto, non c’è dubbio. Ma è la vita, capita, non sono ipocrita. Sarei potuto benissimo non rimanere lì: da protocollo ci sarebbe dovuto essere il Presidente della Repubblica, della Federazione e della Lega. La mia era una presenza istituzionale».
PLAY OFF E PLAY OUT – «Sono due mesi che lo dico. Non si può pensare che o il campionato parta e finisca o non si sa cosa possa succedere. Dei 15 sport di squadra in Italia, è rimasto attivo solo il calcio, gli altri 14 si sono tutti fermati senza assegnare scudetto e retrocessioni. Il calcio è un altro discorso. E adesso, anche se ci sono tutte le condizioni per ricominciare, c’è sempre qualche piccola possibilità che ci possa essere qualche ostacolo. Io ho chiesto di fare un piano B, poi sta alla FIGC decidere quale. In Germania hanno messo in sicurezza tutto il sistema, facendo subito l’accordo con le televisioni, qui in Italia non c’è niente».