Necessità chiama virtù, Ciani risponde presente

L’edizione odierna del Corriere dello Sport dedica un articolo a Michael Ciani, il quale, dopo un inizio un po’ vacillante, pare si sia imposto nelle gerarchie difensive di mister Petkovic. Magari è stata proprio la grave emergenza nel reparto arretrato a dare l’opportunità decisiva al colosso francese arrivato nel mercato estivo 2012 dal Bordeaux e considerato sul piede di partenza nella scorsa estate. Opportunità ripagata con prestazioni che danno sicurezza alla retroguardia biancoceleste, in crisi da diverso tempo.

Insomma l’allenatore di Sarajevo non ha dubbi. Il minutaggio di Ciani non può essere letto se non come attestato di fiducia da parte del tecnico. Subentrato nella partita contro il Chievo (15 di settembre) il francese non è più uscito. E anche in Europa 180 minuti da titolare contro il Legia Varsavia e contro il Trabzonspor. Nessuno, eccetto Cana, tra i difensori centrali ha giocato con la sua regolarità. Il reparto arretrato che ha in mente Petkovic è fatto di lottatori. Grande fisicità nei contrasti e sicurezza nel gioco aereo. Due lottatori. Nessuno dei due ricorda da vicino Sandro Nesta, la sue eleganza, la sua visione di gioco. Ma i tempi sono cambiati e, nell’offerta attuale, la coppia Ciani-Cana è il meglio che si può avere. D’altro canto, per come è stata costruita la squadra, per quelli che sono gli interpreti, non ha alcun senso che i piedi buoni, quelli necessari per impostare l’azione siano davanti a Marchetti. Lì serve tornare un po’ all’antico, fermare gli attacchi avversari e riconsegnare il pallone nei piedi degli esterni o del centrale di centrocampo che puntualmente si abbassa per far ripartire l’azione. Obiettivo numero uno (di stringente attualità) diventa quello di subire meno reti, in un campionato che sta confermando il vecchio adagio che arriva in alto chi subisce meno.

La scorsa estate era stato sul punto di partire. Si era ventilata anche la possibilità di un ritorno in Francia che poi invece è naufragata. Come la volontà della Lazio di disfarsi di Ciani. Doveva essere relegato nel nuovo corso Lazio e si riscopre invece protagonista. Gli infortuni di Biava e Novaretti gli hanno spianato la strada, ma dalla competizione con Dias ne è uscito decisamente vittorioso. Il francese sta confortando con prestazioni convincenti che sono anche frutto di una ritrovata tranquillità e sicurezza sui propri mezzi. Le qualità fisiche hanno sempre rappresentato il biglietto da visita del transalpino che proprio in virtù dei suoi mezzi è diventato idolo dei tifosi. Michael è diventato una specie di supereroe che accompagna il popolo biancoceleste nella battaglia personale contro il presidente dell’Uefa, un altro Michel, un altro francese, ma che di cognome fa Platini. Ciani sorride ai cori dei tifosi, ma la sua testa è solo al campo. Lì sa che deve dare il meglio di sé stesso. Gioca duro, sempre a testa alta, ma senza mai scadere nel fallo gratuito, cattivo. E spesso, questo, gli viene riconosciuto dagli avversari.