Campionato
Bianchessi a Radiosei: «Ecco come è cambiato il Settore Giovanile dal 2017 ad oggi»
Mauro Bianchessi, responsabile del Settore Giovanile biancoceleste, è intervenuto ai microfoni di Radiosei.
Mauro Bianchessi, responsabile del Settore Giovanile biancoceleste, è intervenuto ai microfoni di Radiosei:
«Sono arrivato qui nel 2017, dopo la cessione di Berlusconi del Milan ai cinesi. Il mio contratto era fino al 2019. Ricevetti molte proposte, su tutte quelle di Lotito. Lo incontrai qui a Roma dopo essere stato tempestato di chiamate da parte sua. Mi raccontò di come aveva risanato la situazione finanziaria della Lazio ed aveva intenzione di portare in alto anche il Settore Giovanile. Voleva puntare su ragazzi della Regione Lazio. Partendo da zero, con un progetto lungo.
Abbiamo firmato il contratto dopo 2 settimane, prima ci eravamo dati una sola stretta di mano, che per me è molto importante. In questi 3 anni vogliamo fare nuovi passi. Il presidente ci ha dato delle strutture di altissimo livello, ce ne stiamo occupando in prima persona, Abbiamo una rete di scouting molto importante sul Lazio, con rapporti con tutte le società del territorio, ma abbiamo occhio anche per i ragazzi fuori dal territorio laziale. L’idea è di crescere i ragazzi della regione, inserire alcuni elementi in un momento più avanzato, intorno ai 15 anni. Progetto è alzare il livello delle squadre nazionali. Al 20 luglio 2020 avevamo 15 ragazzi in Nazionale, la ricerca del talento ha dato i suoi frutti. La Roma ha contatti con molte società, ma il 98% di questi ragazzi in circolazione noi li portiamo al settore giovanile. Oggi sul territorio, grazie al nostro lavoro di scouting, avendo ricucito anche alcuni rapporti lavorativi, posso dire di essere molto contento dei risultati che abbiamo ottenuto
Quanto ci vuole per sfornare un campione? Al Milan ci abbiamo impiegato 5 anni ed oggi ne stanno uscendo ancora. Il nostro scouting si è concentrato su una determinata fascia di età, la proiezione è di circa 4-5 anni. Il problema che nessuno aveva preventivato è questo virus che ci ha completamente bloccato. Questi ragazzi non giocano a calcio da un anno. È uno stop che sta danneggiando la maturazione di questi ragazzi. Nel 2017 abbiamo avuto migliaia di richieste di provino. Per sopperire all’impossibilità di sostenerli, abbiamo una rete di una 15ina di osservatori che vanno a vedere tutte le partite delle scuole calcio, ovunque. Tra il sabato e le domenica coprivamo centinaia di partite. Se gli osservatori trovano ragazzi validi con determinate caratteristiche, siamo noi ad invitarli a fare il provino. È un modo che ci permette di vedere tantissimi ragazzi con una selezione molto più grande. Quando possibile saremo anche negli oratori. I giocatori laziali e campani hanno più fame di altri. Dall’Under 18 in giù, circa il 98% dei miei ragazzi sono romani. Con loro si crea anche un legame affettivo, di attaccamento alla maglia. Arrivano anche romanisti che diventano laziali
Coulibaly? Non ha mai giocato una partita ufficiale. È un ragazzo con un passato molto burrascoso. È un ragazzo d’oro che è stato ben accolto. Deve migliorare a stare in campo, ma ha qualità importanti e speriamo che studiando e migliorano a livello tattico possa avere una visione del futuro migliore. In Costa d’Avorio ha vissuto delle esperienze che mi hanno lasciato di stucco.
La Lazio Women? Da un anno abbiamo costruito il Settore Giovanile femminile. Abbiamo costruito una squadra importante, ora con tre partite in meno la Lazio femminile è comunque terza in classifica. L’obiettivo è la Serie A».