Editoriale
Il capolavoro di Tuchel e la maledizione di Manchester
La Champions League 2020/21 si conclude con la grande sorpresa targata Chelsea: Tuchel non sbaglia una mossa, Manchester piange ancora
Il capolavoro di Thomas Tuchel. Il Chelsea conquista la seconda Champions League della propria storia capitalizzando al massimo il guizzo di Havertz e sorreggendosi su un assetto tattico pressoché perfetto.
Impotente o poco più il City di Guardiola, criticatissimo per le scelte iniziali e rimasto ancora una volta con il cerino in mano. E questa volta nel modo più atroce, dopo aver finalmente conquistato una finale che sembrava chimera nel suo percorso inglese.
Nemmeno gli ingressi di Gabriel Jesus e di Aguero hanno regalato vivacità a un attacco sterile come raramente si era visto con il tecnico catalano. Merito soprattutto, va detto, della struttura difensiva dei Blues che, con o senza Thiago Silva, ha dimostrato d’essere di prim’ordine. Anche sbertucciando gli “scienziati” che consideravano poco funzionale la difesa a 3 al contesto europeo.
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