2013
Almeyda: Lazio, ritornerò per vincere un altro scudetto
Intervenuto ai microfoni di “Lazio Style Radio”, Matias Almeyda ha parlato della sua esperienza da allenatore e della voglia di tornare alla Lazio da allenatore, come avvenuto col River Plate: “Sto allenando il Banfield, siamo primi in classifica. Spero di tornare in Italia come allenatore, magari alla Lazio. E’ rimasta nel mio cuore, come il River Plate. Ho vissuto tre anni bellissimi a Roma, sarò sempre grato all’Italia, mi ha cambiato la vita e aperto le porte al calcio”.
“Ogni volta che guardo la Lazio mi emoziono, perché ci tengo tanto. Sono sette anni che non torno, ma sento ancora degli amici telefonicamente, conservo dei ricordi bellissimi della città e della gente biancoceleste, come le persone a Formello. Può darsi che dopo l’8 dicembre, quando il nostro campionato si ferma, torni per salutare tutti”, ha dichiarato l’ex centrocampista biancoceleste.
Restando sempre al passato, Almeyda ha rivelato con chi è ancora in contatto: “E’ difficile rievocare solo un ricordo, perché ho vissuto gli anni migliori lì. Ricordo la forza che mi dava la gente per fare i contrasti. Credo che il mio miglior periodo calcistico sia quello vissuto alla Lazio. Tutti capivano che volevo dare l’anima in campo. Sono molto rispettoso della storia biancoceleste, davo l’anima perché sentivo che quella era la mia squadra. Ho visto Sergio Conceiçao due anni fa in Portogallo per la sua partita d’addio, c’erano anche Couto e Mihajlovic. Ho visto recentemente Nesta, poi ho parlato con Simeone, che sta facendo benissimo all’Atletico Madrid, e Salas”.
L’argentino ha poi aggiunto: “Auguro a tutti gli argentini che giocano nella Lazio e di far bene, magari anche di vincere qualcosa. Biglia come Mascherano? Sono diversi, ma comunque Biglia ha un bel futuro, sia alla Lazio che in Nazionale. Derby? Certo che ho seguito la finale di Coppa Italia! (ride, ndr) Ho avuto la fortuna di vincere quasi tutti le sfide contro la Roma. Gol contro il Parma a Buffon? Appena ho toccato il pallone ho capito che avrei segnato, ma poi non ho più fatto un gol del genere”.
Almeyda ha poi indicato un suo possibile erede: “C’è qualcuno in cui rivedo me stesso: Cirigliano dell’Hellas Verona, ad esempio. Avrà un bel futuro, ha tanta qualità, ma anche grinta”.
Altro tuffo nel passato per l’ex mediano, che ha parlato anche dei Mondiali: “Alla Lazio eravamo tutti felici. Credo che a vincere sia stata la squadra, non il singolo: eravamo forti in tutti i ruoli. Ora la Lazio deve avere la mentalità per vincere lo scudetto: si può ambire a questo traguardo. Se hai dei buoni giocatori in tutti i reparti puoi lottare per qualcosa di importante. Italia? Credo che ci siano grandi campioni. E’ cambiato il sistema di gioco: prima era chiusa, un po’ attendista, ora gioca con iniziativa, porta tanta gente in attacco e questo mi piace. Italia, Germania, Spagna e Argentina possono lottare per il Mondiale”.
“Al Banfield gioco con il 3-3-1-3: è un modulo non facile, serve tempo. Bisogna essere fisicamente in ottima condizione e fare tanto pressing. Le mie squadre giocano come giocavo io, come io sentivo il calcio. Maradona o Messi? Per come vedo io il calcio e come lo vivono gli argentini, Maradona sarà sempre il migliore”, ha proseguito Almeyda, che poi ha concluso con un messaggio ai tifosi: “Un abbraccio ai tifosi laziali e vi annuncio che ritornerò per vincere un altro scudetto”.
Pubblicato ieri alle ore 19,35