ASPETTATIVE – «Non mi pare ci manchi qualcosa, abbiamo avuto questa settimana per completare il tutto anche con gli ultimi arrivati, conosciamo la strada da percorrere e l’obiettivo da raggiungere. Mi aspetto quella convinzione di cui ho già parlato, quella di essere forti».
MERCATO – «Ho la rosa qui davanti a me, non mi manca niente per giocare la partita di domani e quelle successive. Poi se si va a guardare il futuro magari valuteremo occasioni, ma i giocatori devono sapere che non ci manca niente per il nostro percorso e che essere noi è bellissimo. Si parte alla grande».
CESSIONI – «Quando ho detto che ero felice di essere qui era per i nomi che c’erano già dentro la rosa, che preferirei tenere, non solo per la bellezza della città o la passione della gente».
JUAN JESUS – «Juan Jesus lo conosco bene, è stata una grande occasione che il nostro ds Giuntoli ha saputo cogliere. Ci aiuterà perché fa non solo il centrale, ma si adatta anche da terzino, è forte, veloce e una persona del livello di quelle che ho trovato qui. E’ stato accolto nel migliore dei modi e lui ripagherà l’accoglienza della gente e della piazza».
RESPONSABILITA’ – «Ho trovato una piazza molto disponibile, sono felice ma essere con me significa essere con il Napoli. Io voglio tutte le responsabilità del mio ruolo, è importante assumersele, poi quello che riusciremo a fare dipenderà da come riusciamo a mettere in ordine i nostri passi cominciando da domani. Se inizi con passi ordinati, il resto viene di conseguenza. E’ una sfida bella, io tengo molto in considerazione le situazioni giornaliere che sono le più belle, su quelle precedenti non ci posso mettere mano. E la sfida più arrapante».
SGLOGAN TIFOSI – «Hanno ragione, anche noi vogliamo vincere. Avere di nuovo i tifosi ci permetterà di guardare la loro passione e verrà di conseguenza domandarci se stiamo facendo il massimo oppure no per onorare quella passione, da qui bisogna partire e riempire la maglia del Napoli di quelle cose che si aspettano. Questa non è una piazza comune, dobbiamo avere la forza di sopportare gli occhi, non solo le presenze allo stadio, gli occhi sono tanti, migliaia, che ci sia pubblico o meno abbiamo la pressione di tutti quegli occhi che ci guarderanno e dobbiamo essere a quel livello. Se qualcuno pensa di non essere osservato, o si sente comodo così, allora l’unica soluzione è non giocare nel Napoli. Le responsabilità vogliamo prendercele tutte, tutti noi».
PRIME IMPRESSIONI – «Mi è piaciuta la duttilità nel passare da 4-2-3-1 a 4-3-3, impostare a 3 dietro, ma soprattutto la qualità degli elementi, delle persone, di livello nel comportamento nel vivere un allenamento e nel venire in un luogo dove bisogna adattarsi, farsi capire, capire, la disponibilità ad essere un gruppo mettendoci dentro anche quelli come Tommy (il magazziniere Starace, ndr), il cuoco Paolo, tutti coloro che vivono qui dentro, siamo un gruppo compatto e la differenza la fa il comportamento di uno regale come Koulibaly, parlando con tutti con semplicità e che potrebbe permettersi qualsiasi cosa ma è il più umile di tutti, composto, normale, corretto, così si lavora in questi ambienti».
TERZINO SINISTRO – «Ci sono altri elementi per alternarsi con Mario Rui o anche prendergli il posto. Pure se non ha un dirimpettaio che venite a chiedere, ce ne sono 4-5 che possono fare quello che fa lui, siamo a posto. Io con le lamentele non ho mai fatto la classifica. Non mi porta benefici dire ci manca questo o quello, ai giocatori deve interessare che non ci manca niente e io devo scegliere chi tenere fuori, non ho problemi di mancanze. Lamentarsi è da sfigati».
OSIMHEN – «Victor è forte. Abbiamo anche tanti altri attaccanti esterni di grande livello».
INSIGNE – «Arriva sempre sorridente e voglioso, non lo vedo turbato dal mercato, quel discorso riguarda altri campi e non il nostro mondo. La Serie A è il sogno di tutti sin da bambini, non ci facciamo turbare dal nostro nome eventualmente sul mercato. Insigne la turbativa la schiaccia col piedino o la calcia come fa al limite dell’area e la mette dove gli pare a lui».
MANOLAS – «Il presidente ha già espresso la sua idea. Venendo a Napoli ho pensato a una squadra con i calciatori che ho, compresi Kostas e Insigne. Io spero di averli a disposizione e che rimangano».
STADIO – «A descriverlo mi vengono in mente i mille colori di Pino Daniele. Stessa cosa per la città. Si mangia bene. Noi dobbiamo respirare la passione di questa città e dei tifosi».