2013
Una freccia in più nell’arco di Petkovic: Brayan Perea
Se già il mister e i tifosi laziali avevano intravisto, in particolare nelle partite con il Trabzonspor e la Fiorentina, una buona tecnica ed un grande altruismo, la gara di oggi contro l’Atalanta porta come unica nota positiva il nome di Brayan Perea. Il primo goal in Italia è finalmente arrivato, nonostante con esso anche la sconfitta della squadra capitolina. Il tabù trasferta non è ancora stato sfatato dagli uomini di Petkovic e la prestazione collettiva è risultata ancora una volta sottotono e insoddisfacente. L’unica luce si è rivelato il giovane giocatore colombiano. L’ex Deportivo Cali, dopo essere arrivato tra la scontentezza generale, sta pian piano facendo ricredere anche il più scettico degli opinionisti. O unica punta nel tridente d’attacco o spalleggiato da un altro centroavanti, grazie ad una buona duttilità e intelligenza tattica, Perea sta conquistando la fiducia dell’allenatore bosniaco naturalizzato svizzero che gli sta affidando l’attacco biancoceleste lasciato scoperto dalla pesante assenza di Miro Klose. La sua grinta e il suo carisma si stanno rivelando i suoi punti di forza: lotta su ogni pallone, è il primo a pressare i difensori avversarsi e non si risparmia mai se deve correre a recuperare un pallone perso. La cosa che più sorprende è vedere come si sta inserendo al meglio nei meccanismi della squadra biancoceleste: non bisogna infatti dimenticare che, sebbene il suo acquisto sia stato annunciato già nella scorsa primavera, il suo arrivo è avvenuto solamente ad inizio Settembre. Ha saltato tutta la preparazione estiva con i compagni ma ciò sembra non aver influenzato il giocatore che, malgrado la sua giovane età, dimostra in campo una personalità da veterano. Anche oggi, sull’onda dell’entusiasmo per il gol realizzato, attenuato solamente dalla sconfitta della squadra, Perea ha dichiarato di trovarsi bene con l’intero spogliatoio laziale dove ha stretto subito amicizia con il nuovo acquisto Felipe Anderson. Alla domanda circa un presunto paragone con l’attaccante uruguaiano Edison Cavani, il numero 34 laziale ha smentito tale possibilità affermando che, sebbene sia un centroavanti di spessore, non era un suo idolo. A questo punto, Petkovic e tutto il tifo laziale si augurano che Pera possa imitare l’attaccante del PSG in prestazioni e goal, per cancellare del tutto il compianto Yilmaz.
Pubblicato ieri alle ore 19,26