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Caicedo: «I tifosi la mia spinta in più. Scudetto? Senza Covid…»
A pochi giorni dal suo addio alla Lazio, Felipe Caicedo ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Radiosei. Le sue parole
Le strade della Lazio e di Felipe Caicedo si sono separate dopo 4 anni, ma l’affetto e il ricordo nei confronti del Panterone resterà immutato. L’ecuadoriano, a pochi giorni dall’addio alla maglia biancoceleste, è intervenuto ai microfoni di Radiosei, ripercorrendo il suo percorso con la Prima squadra della Capitale.
«Rivivere i gol e i momenti passati con la Lazio in tutti questi anni mi mette tanta emozione e brividi. Ho vissuto anni splendidi che porterò sempre nel cuore. Il gol allo scadere a cui tengo di più? Sono stati tutti belli, ma quello a cui sono più legato è quello al Cagliari, sia per me sia perché permise alla squadra di proiettarsi in testa alla classifica con la Juve».
SCUDETTO – «Senza Covid sarebbe stato Scudetto? Non secondo me, ma secondo tutti. Eravamo i più in forma, affamati, nessuno ci credeva più di noi. La pandemia ci ha colpiti nel nostro momento migliore, altrimenti avremmo vinto noi. Zona Caicedo o Cesarini? Mi dicono che l’ho superato, ma è tutto merito dei miei compagni».
TIFOSI – «Mi piace rispondere ai tifosi tramite ai social, alle dimostrazioni d’affetto. Dal primo momento nel ritiro mi hanno fatto sentire amato ed è qualcosa che mi mette i brividi. Io amato come Immobile? Lui ha fatto la storia della Lazio, essere alla sua altezza è una vittoria importante. L’avventura con la maglia biancoceleste è stata la più bella nella mia carriera. Amami o faccio un Caicedo? Non conoscevo la canzone di Coez, poi è diventata mia. La mia famiglia è a Roma, è la nostra seconda casa. Anche mia moglie ringrazia i tifosi sui social»
RINGRAZIAMENTI – «Ringrazio tutti i tifosi per l’affetto che mi hanno dimostrato in questi anni, avete sostenuto sempre me e la mia famiglia»