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Lazio, Ledesma: «C’è tanto entusiasmo, e sul derby vi dico che…»
Cristian Ledesma, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com, parlando anche di Lazio e del derby, ecco cosa ha detto
Presente a Soriano del Cimino per la decima edizione del premio nazionale intitolato a Pietro Calabrese, l’ex centrocampista della Lazio, Cristian Ledesma, ha parlato in esclusiva ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com, ecco cosa ha detto:
SUL PREMIO – «È una bella soddisfazione ricevere questo premio, soprattutto in un anno dove l’Italia ha trionfato in diverse discipline sportive».
SUL RUOLO DA ALLENATORE – «L’idea è crescere e continuare a formarmi come allenatore. L’anno scorso ho allenato in Eccellenza, spero che col passare del tempo ci possa essere un’opportunità tra i professionisti. Avere un’idea su cui poter lavorare, senza allenare tanto per allenare»
SULLA LAZIO DI SARRI – «Il campionato è solo all’inizio, per tutti, ma quando si parte bene si dà un bel segnale di entusiasmo. C’è tanto da fare, ma vedo tanto entusiasmo per l’allenatore e gli acquisti fatti. Manca qualcosa dal mercato? Sono a Roma dal 2006, ogni anno si fa sempre questo discorso. Credo che dopo due anni così, si debba guardare avanti con ottimismo. Se mancherà qualcosa, sarà il campo a dirlo, ma credo che il club abbia fatto acquisti importanti».
SU CORREA E L’INTER – «La vedo bene. L’Inter ha perso giocatori importanti ma ne ha acquistati altri altrettanto importanti. Resta la squadra da battere».
SU DERBY DI ROMA – «Io da laziale vedo sempre bene i biancocelesti. Quando arriverà la gara, i due nuovi allenatori dovranno calarsi in quello che è il derby di Roma, finché non lo giochi non ti rendi conto. Credo sarà così anche per gli allenatori».
SU BRASILE-ARGENTINA – «Direi più che altro che a non funzionare è stata l’organizzazione. Il fatto che abbiano iniziato la gara per fermarla dopo pochi minuti è assurdo.Da giorni l’Argentina era lì, perché non è stata sospesa prima? Mi sa tanto di mossa politica, per dimostrare che una parte ha più potere dell’altra. In Sudamerica succede spesso: cercare di far vedere chi comanda di più»