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Liverani: «Lazio? C’è il tempo perchè le cose vadano bene, Immobile…»
L’ex centrocampista biancoceleste, Fabio Liverani, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio. Ecco le sue parole
L’ex centrocampista biancoceleste, Fabio Liverani, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio. Ecco le sue parole:
IL MOMENTO DI LAZIO E GENOA – Il momento di Lazio e Genoa è difficile per entrambe, i biancocelesti sono in una stagione di costruzione e quelle certezze che aveva fino allo scorso anno con Inzaghi sono andate perdute e c’è bisogno di pazienza. Si è voluto dare un cambio di passo quest’estate intraprendendo una strada diversa con Maurizio Sarri e c’è tutto il tempo per far si che le cose vadano per il meglio. Il Genoa con cambio di proprietà e cambio di allenatore ha delle grandi difficoltà. Il Genoa è messo peggio dei biancocelesti. Manca poco alla fine del girone d’andata e il Genoa ha bisogno i punti per smuovere la classifica, certo che incontrare la Lazio non è la situazione migliore. Allo stesso modo i biancocelesti devono fare punti per muovere la classifica e devono farlo al più presto visto che per ora non c’è l’Europa League. Cataldi è sicuramente diverso da Leiva, il brasiliano forse è più equilibrato e in un centrocampo a cinque dava molta più serenità alle mezzali. Nel modulo di Sarri il play deve essere di maggior movimento con età e fisicità diverse, per questo si è andati su Cataldi. I due moduli sono diversi e quindi anche le caratteristiche del play sono diverse.
EUROPA LEAGUE – Ogni stagione e ogni gruppo è diverso, io da giocatore preferivo giocare ogni tre giorni piuttosto che allenarmi, era più stimolante. L’Europa League giocandosi di giovedì porta via tante energie soprattutto a livello mentale. Adesso la questione è sapere toccare le corde giuste a livello mentale per stimolare il giocatore a reggere le tre gare ravvicinate. Immobile è insostituibile nella Lazio e non solo, lui mette nella squadra oltre i gol il suo spirito, il cuore e tanta corsa. È un giocatore insostituibile e la Lazio senza di lui è un’altra squadra. Io credo che i giocatori bravi possano coesistere, poi i giocatori forti sono quelli che ti fanno vincere le partite. Su Pedro mi sarei sorpreso se non avesse giocato, lui se sta bene ed è in forma gioca sempre per le qualità tecniche che ha e per la sua intelligenza tattica. È un giocatore che sa fare tutto e sa giocare in ogni parte del campo.
PORTO – Quando affrontai il Porto li avevamo presi nel loro momento migliore, erano nel lancio del più famoso Porto. Mi ricordo la partita in casa all’Olimpico con un pubblico straordinario. Arrivare in semifinale in quell’anno fu un qualcosa di importante, peccato non essere riusciti ad andare oltre”.