PSG, Mbappé: «In Qatar aspetto l'Italia di Verratti»
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PSG, Mbappé: «In Qatar aspetto l’Italia di Verratti»

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Il fuoriclasse del PSG Mbappé si è raccontato in una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport: le sue dichiarazioni

Kylian Mbappé, fuoriclasse del PSG, si è raccontato in una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport tra gli obiettivi prossimi e argomenti di stretta attualità.

GLOBE SOCCER AWARDS – «Ogni premio è emozionante perché diverso dagli altri, perché ha una sua storia ed è simbolico. E il fatto di essere premiato in un evento così importante, davanti a grandi giocatori è qualcosa di particolarmente prestigioso. E’ pure una grande motivazione per continuare a lavorare duro e ottenere altri riconoscimenti, collettivi e individuali». 

2021 IN CRESCITA – «Quando si vivono fasi in cui non si riesce a realizzare gli obiettivi prefissati, bisogna sapersi rimettere in discussione: è quel che ho fatto. Ed è anche il modo che mi serve per andare avanti. Ho semplicemente deciso di focalizzarmi sul mio lavoro, sul mio calcio, che è quel che riesco a fare al meglio, concentrandomi sugli obiettivi individuali e collettivi». 

LIMITI – «Non mi fisso limiti e non ho alcuna voglia che me ne siano fissati. Voglio spingere al massimo per vedere fin dove posso arrivare. Fa parte dei miei obiettivi, superarmi ogni giorno, andare oltre ogni stagione, anno dopo anno per essere sempre migliore in campo. Di margini di progressione ce ne sono sempre. Benché quest’anno sia maturato molto nel mio calcio, resto un giocatore giovane, per cui penso di poter migliorare anche dove penso già di essere forte. In generale si può fare sempre meglio». 

MBAPPE-MESSI-NEYMAR – «E’ normale che ci fossero molte attese. Tutti si aspettano meraviglie quando una squadra può schierare giocatori di questo livello. Ma non vanno dimenticati gli episodi che hanno provocato qualche ritardo: l’infortunio di Neymar, la fase di adattamento di Messi, e anche qualche difficoltà nel gioco di squadra. Ma quando hai la possibilità di giocare con questa categoria di giocatori non si può che essere fiduciosi. Giocare con loro per me è un’opportunità incredibile e non vedo l’ora che Neymar rientri perché anche insieme a lui penso potremo fare grandi cose nella seconda parte della stagione». 

FUTURO – «Credo non sia il momento di procrastinare facendo parlare di me. Tutti sanno che sono un grande giocatore, e come tale il mio compito è anche quello di far parlare di me in campo, non fuori. Poi certamente la situazione andrà affrontata, perché il tempo passa, ma per il momento immediato non è questa la priorità». 

MONDIALE – «Sarebbe meglio non scegliere. Ma faccio prevalere l’aspetto sentimentale e dico l’Italia. Innanzitutto, perché non l’avete disputato nel 2018 e poi perché Marco l’ha giocata nel 2014 quando era un giovane giocatore, e non ancora il top player che invece è diventato oggi. Sarebbe bello per tutti vederlo esprimersi in un Mondiale al picco del suo calcio, anche perché se lo merita. Ma se poi si qualifica il Portogallo, significa che saranno stati migliori. E non ci sarà motivo per lamentarsi. Cristiano si presenterà come sempre per lasciare il segno». 

DONNARUMMA – «Gigio però si è adattato molto rapidamente, poi è chiaro che sta vivendo una nuova esperienza perché con noi c’è un altro portiere di livello mondiale come Navas. Magari non è una situazione facile, ma è un vantaggio per il Psg avere due portieri di queste dimensioni. Al di là di tutto, la strada di Gigio è già tracciata, rappresenta il futuro ma anche il presente. Ho avuto la fortuna di giocare con Gigi che ha scritto la storia del calcio, se Gigio continua a lavorare duro e rimane com’è, non ci sono motivi per pensare che non farà altrettanto». 

OBIETTIVI 2022 – «Vincere la prima Champions con il Psg sarebbe incredibile, ma vincere un altro Mondiale con la Francia sarebbe unico. Cercherò di fare entrambe le cose perché ho la possibilità di giocare in due squadre di altissimo livello. Meglio non scegliere». 

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