Sarri: «Creando così tanto non si pareggia. Sugli episodi e il mercato...»
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Sarri: «Creando così tanto non si pareggia. Sugli episodi e il mercato…»

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Maurizio Sarri ha parlato nel post partita di Lazio-Empoli, sfida che ha aperto il 2022 della squadra biancoceleste

Maurizio Sarri ha parlato nel post partita di Lazio-Empoli, sfida che ha aperto il 2022 della squadra biancoceleste. Queste le sue parole, rilasciate ai microfoni di Lazio Style Radio.

PRESTAZIONE – «Questo è un risultato che non ci soddisfa, perché abbiamo fatto una prestazione di qualità. Abbiamo creato tanto, ma se al 10′ ti trovi sotto di due gol qualcosa non è andato. Sono contento per la reazione e per il carattere. Il secondo tempo è stato di alto livello. Poi però ci sono da valutare altri aspetti, come i primi minuti e il terzo gol. Queste prestazioni però non possono finire con un pareggio».

EPISODI – «Sinceramente io ho avuto la sensazione che Patric l’abbia presa con il fianco, ma bisogna fidarsi del Var. Mi sembra strano più che altro che non si sia andato a rivedere l’episodio su Zaccagni. Stiamo stati penalizzati da alcuni episodi, ma abbiamo reagito bene. Comunque dobbiamo fare qualcosa in più dal punto di vista dell’attenzione e delll’attivazione. Serve avere più equilibrio, perché a livello di qualità stiamo crescendo tantissimo».

ZACCAGNI – «Lui è un giocatore che sta diventando importante e che è in fiducia. In quel reparto noi siamo messi bene e siamo molto competitivi».

DIFESA – «Il primo gol nasce da una disattenzione, mentre il terzo è come se la difesa fosse di puro. Ramos era ammonito e forse ha avuto paura. Però queste sono situazioni che si ripetono. Nell’uno contro uno difensivi siamo i peggiori della Serie A. Non c’è dubbio che dobbiamo migliorare».

SENSAZIONI – «Il bicchiere per me comincia a essere pieno per quel che riguarda la qualità del gioco che riusciamo a esprimere. Nelle ultime partite abbiamo creato tanto. Però non posso pensare ad altre cose, perché i margini di miglioramento sono tanti».

Sarri in conferenza stampa

SCELTE E PARTITA – «Ho schierato una formazione più offensiva ma ciò non ha inficiato più di tanto la prestazione difensiva. L’approccio è discutibile, eravamo sotto di due gol dopo soli 8 minuti, nel secondo tempo abbiamo preso gol nell’unica volta in cui abbiamo concesso qualcosa. Non ho visto la parte finale dell’azione del momentaneo 2-3 ma visto come era iniziata: l’avversario è riuscito a venir via tra due dall’altezza della bandierina del calcio d’angolo. Dal 20’ la squadra non ha mai dato la sensazione di poter subire go con facilità. Purtroppo abbiamo momenti così: negli 1vs1 difensivi in ogni zona di campo, siamo ultimi in Serie A . Va detto che il secondo tempo è stato straordinario, abbiamo costruito con pulizia e velocità: a me partite così piacciono, mi fa star male non essere riusciti a concretizzare con un risultato pieno».

COVID – «Chi prende le decisioni deve essere chiaro con tutti, non solo nel calcio. Se chi governa è sicuro che la malattia sia pericolosa, si sta a casa; altrimenti verrà classificata come una semplice influenza e staremo a casa il tempo necessario. Così siamo in mano alle decisioni di 20 regioni, che assumono decisioni autonomamente. O si arriva ad un accordo o andare avanti così è dura, si crea solo caos come in occasione della giornata in corso».

MERCATO E CALENDARIO – «Penso solo alle partite, del mercato non me ne occupo se non per far sapere le mie idee circa ciò di cui necessitiamo.Impegni ravvicinati? l calendario consente raramente di avere una settimana tipo in cui lavorare, a volte prendiamo gol ingenuamente, come accaduto in occasione del primo gol: tutti i tre centrocampisti erano nella stessa porzione di campo».

LUIZ FELIPE – «Non credo che la gara di Luiz Felipe sia stata condizionata da motivi legati al rinnovo di contratto, altrimenti ci sarebbe un problema in ogni gara: era stato ammonito nella prima parte di gara, sicuramente poteva essere gestita meglio l’azione difensiva del terzo gol azzurro, c’era anche il raddoppio del compagno, che peraltro non voglio».

Sarri a DAZN

«Io penso che noi abbiamo fatto una partita dal punto di vista qualitativo di altissimo livello. Abbiamo creato molto, certo ritrovarsi sotto al decimo minuto di due gol non è semplice. C’è stata sicuramente una grande reazione caratteriale, grande partita perché abbiamo creato minimo 15 palle gol, quindi sotto certi punti di vista molto bene. La cosa che è da valutare è come ci siamo ritrovati sotto di due gol e che nel secondo tempo ci sono entrati in area una sola volta e abbiamo preso gol. Questa fragilità difensiva non ci ha consentito di arrivare ad un risultato meritato. Tutti gli episodi della partita sono stati sfavorevoli ma fa parte del gioco».

DIFESA –  «Siamo stati una squadra molto offensiva oggi, però prendiamo dei gol dal niente che non ci sono i presupposti per prenderli. Il terzo dell’Empoli, con la palla sulla bandierina siamo due a controllare un avversario e abbiamo subito un gol. Lì è quasi incomprensibile».

RIGORI –  «Io con il quarto uomo c’ho parlato nell’intervallo e mi ha detto che c’era un rigore su Immobile e che dal Var l’hanno avvertito che sarebbe stato rigore. L’episodio di Zaccagni non so come commentarlo, dalla panchina mi sembrava netto, quello di Patric non ho sicurezze se l’abbia toccata con il fianco o con il braccio. Questo non lo so. Bisogna fidarsi del Var».

COVID – «La gestione ci svantaggia, siamo in una situazione limite. Se il Covid è pericoloso dobbiamo fermarci, se è considerato come un’influenza, chi non ha la febbre gioca. Mi sembra che siamo rimasti a metà strada, le decisioni sono diverse da una regione all’altra e quindi non so neanche che dire. Penso che abbia ragione Marotta che va fatto un tavolo tra il Ministro dello Sport e i massimi organi calcistici per arrivare ad una definizione comune. Se questa è una cosa estremamente pericolosa non dobbiamo fermarci noi ma il Paese».

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