Apollon-Lazio - Promosso e bocciato - Lazio News 24
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2013

Apollon-Lazio – Promosso e bocciato

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Tre punti non avrebbero garantito ancora nulla, ma sicuramente avrebbero contribuito a mettere una piccola ipoteca sulla qualificazione ai sedicesimi di finale di Europa League. Invece gli uomini di Petkovic non sono riusciti ad andare oltre allo 0 a 0 contro i ciprioti dell’Apollon Limassol, scendendo al secondo posto del girone J, con 5 punti, alle spalle del Trabzonspor, che, dopo aver battuto i polacchi del Legia Varsavia, è salito a quota 7 punti. Andiamo a vedere il migliore ed il peggiore di Apollon Limassol-Lazio.

Bocciato – Sbagliando si impara, dicono. Peccato che questo discorso non sia valso per Luis Pedro Cavanda, che è apparso decisamente recidivo. Un copione già visto; la cosa grave è che è passata meno di una settimana. Sì, perché l’errore commesso domenica a Bergamo, che di fatto ha consegnato la palla a Denis, favorendo la seconda rete della formazione di Colantuono, sembra identico a quelli commessi ieri, ad inizio ed a fine match. Il terzino belga, che sembrava ormai avere lo stesso destino di Diakitè e che aveva già pronte le valigie, è diventato uno dei pilastri di questa squadra, ma sono almeno un paio di partite che non è più convincente come ad inizio stagione. Sbaglia i passaggi più semplici, perde palla. Ieri non si è visto nemmeno in fase offensiva; le sue spinte non erano nemmeno vagamente somiglianti a quelle delle gare precedenti. Forse basterebbe un pizzico di umiltà in più. Peccato, perché di potenziale ce ne è da vendere.

Promosso – Ad un certo punto si attendeva solamente la sua capriola di esultanza che, purtroppo, alla fine non è arrivata. Ma un paio di profezie finite di poco a lato della rete, hanno reso la prestazione di Hernanes piuttosto soddisfacente. I suoi doppi passi e le sue finte hanno sempre beffato gli avversari, che, o scivolavano, o si ritrovavano, senza sapere nemmeno loro come, dall’altra parte del pallone. Il giocatore dotato sicuramente di più tecnica tra gli uomini di Petkovic, ma questa non è una novità. Molto importante anche il suo contributo nella fase di costruzione del gioco, andando letteralmente a sostituire il lavoro di Ledesma, ieri decisamente in una serata no. Certo, non è ancora tornato il Profeta che tutti conoscono, ma la strada presa sembra essere quella giusta. Molto probabilmente le sue prestazioni opache sono dipese dalla situazione legata al rinnovo del suo contratto, ma sta di fatto che ieri, il numero 8 brasiliano, ha mostrato di poter dare ancora tanto a questa squadra e di poter essere l’uomo su cui puntare per riprendersi da questo periodo critico. Forza Profeta!

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