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Orsato: «Nel 2020 ho pianto per la finale di Champions. A 46 anni vorrei…»
Daniele Orato si è raccontato in una lunga intervista al Corriere Veneto: le dichiarazioni dell’arbitro italiano
Daniele Orsato si è raccontato in una lunga intervista al Corriere Veneto. Le sue dichiarazioni.
FINALE CHAMPIONS 2020 – «Mi stavo allenando a Recoaro quando mi arriva una videochiamata da Rosetti, designatore Uefa. Mi fa una domanda: Sei pronto per fare un’altra partita? Ma in quel periodo l’unica partita da giocare era la finale di Coppa tra Paris Saint-Germain e Bayern Monaco. Sono tornato a casa, mi sono seduto sul letto e ho pianto. Quando i miei figli mi hanno visto con le lacrime hanno capito subito che mi era stata assegnata la finale e ci siamo abbracciati. Devo dire che la notizia della designazione è stata un’emozione ancora più grande dell’arbitraggio».
MONDIALI 2022 – «Sto proseguendo la preparazione per la selezione di fine maggio. Diciamo che il mio obiettivo era di fare gli Europei e l’ho centrato e mi considero davvero soddisfatto. Oggi ho 46 anni e sono l’arbitro più vecchio al mondo anche se per risultanze tecniche e test atletici non ho problemi. Aggiungo che l’amicizia che mi lega al nuovo designatore , Gianluca Rocchi, è stata importante perché dopo la finale di Champions League e le direzioni agli Europei potevo avere una caduta di stimoli ma lui mi ha spinto a tener duro e a pensare al campo perché è da qui che arrivano sempre grandi soddisfazioni. Incrociamo le dita perché la prossima soddisfazione della mia carriera coincida con il mondiale in Qatar».
INFANZIA – «Da ragazzino volevo diventare un elettricista. Studiai quindi al centro di formazione professionale di Trissino e riuscii a trovare lavoro. Il primo giorno uscii di casa con la tuta e la cassetta degli attrezzi in mano. Pensavo di aver realizzato il mio sogno».