2013
Lettere dal 1900: Numerabilia
Ho il tarlo dei numeri. Ma la premessa è di dovere: tutti i numeri non rappresentano una tradizione, bensì una semplice cronistoria. E’ inutile dire che la Lazio col Chievo non abbia vinto per anni, perché è una ‘tradizione’ scritta scendendo in campo, con le azioni, che di volta in volta sono sempre nuove e mai uguali a se stesse. Non batti i cagliaritani 2-0 perché tu in casa vai forte e loro in trasferta arrancano, ma perché in quella partita i comportamenti di ventidue giocatori hanno scaturito quel risultato. Ciò detto, snocciolare qualche numero non ha mai ucciso nessuno. O quasi.
Reja ha giocato 106 partite con la Lazio. Petkovic è arrivato alla cifra tonda di 70. Manca meno di una stagione per eguagliare il suo predecessore, dunque scopriamo come si è comportato il bosniaco rispetto al goriziano. La media punti in Serie A è migliore per Reja (1,67 a 1,6), così come quella dei gol fatti (1,5 a partita contro 1,47 di Petkovic). Meglio, paradossalmente, l’odierna difesa: subisce 1,06 gol a partita, mentre Reja ne pativa 1,15.
E le vittorie? Ad oggi Reja ha vinto di più, ma questo è un dato che cambia anche di diversi punti percentuali soltanto inanellando qualche buon risultato consecutivo. I dati odierni dicono che Reja ha vinto 52 partite su 106 (il 49,06%), mentre Petkovic ha fatto crollare gli straordinari numeri della sua prima parte di gestione, scendendo al 48,6% (34 vittorie su 70). Certo non dati da salto di qualità, come le recenti campagne acquisti vorrebbero dimostrare.
Il sensibile miglioramento rispetto a Reja è nelle Coppe, dove Petkovic ha dimostrato maggior dimestichezza. In Europa League la Lazio ha numeri da grande squadra: una sola sconfitta fino ad oggi, a fronte di nove vittorie e sette pareggi. Sconfitta che tutti ricordano come un palese torto arbitrale in casa del Fenerbahçe. Ma non tiriamo in ballo Platini…
In sunto: Petkovic è un uomo di coppa. In campionato aveva dimostrato di saper fare molto meglio di Reja, ma la continuità lo falcidia. Questa Lazio si esalta in Coppa Italia e in Europa League, dimostrando di mal digerire gli impegni di campionato, laddove Reja ottenne ottimi risultati in Serie A e magre figure nelle Coppe. Ma va bene così? Solo le grandi squadre non sono costrette a scegliere a quale competizione ‘rinunciare’ per primeggiare in altre. Questione di scelte, di gusti. Questione di numeri.