Ritiro Auronzo, prof. Ranzato: «Samo più uniti. Su Luka Romero...»
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Ritiro Auronzo, prof. Ranzato: «Siamo più uniti. Su Luka Romero…»

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Il prof, Ranzato ha parlato al termine della seduta pomeridiana di oggi in quel di Auronzo, dove si svolge il ritiro della Lazio

Il prof, Ranzato ha parlato al termine della seduta pomeridiana di oggi in quel di Auronzo, dove si svolge il ritiro della Lazio. Queste le sue parole, rilasciate ai microfoni di Lazio Style Radio.

SENSAZIONI – «Io sono molto contento. I ragazzi conoscono già i metodi del mister e di allenamento. Questo è molto positivo. L’anno scorso magari c’era la paura di non sbagliare e di stare attenti ai dettagli. Ora sembra tutto molto più facile e più semplice. Ci sentiamo più uniti. Vedo grande voglia di arrivare e di crescere. Ognuno dentro deve trovare un obiettivo individualle.».

DETTAGLI – «Quest’anno la palestra ha qualche dettaglio in più. La metodologia non cambia e i ragazzi ha un programma di lavoro ben definito. Devono attivarsi, prepararsi e lavorare in maniera individuale per arrivare bene al campo».

TEST – «Nei primi giorni abbiamo fatto dei test per valutare la forza muscolare e la potenza aerobica. Nei prossimi giorni ci saranno dei test posturali. Quest’anno è arrivato un podologo, che servirà per profilare al meglio quelli che sono i deficit e quello da migliorare in ogni singolo giocatore. Si tratta di un lavoro molto utile, anche per la prevenzione».

SINGOLI – «In palestra andiamo a lavorare sui movimenti specifici, vedendo le lacune dei singoli giocatori. Per esempio, Luka Romero l’anno scorso aveva una struttura da costruire e con lui si è lavorato molto dal punto di vista muscolare. Lui, pur essendo molto giovane, è molto determinato. Dal punto di vista applicativo non bisogna spiegargli niente, perché lavora molto bene. Ha messo massa muscolare e ha aumentato la sua forza. I portieri? Lavoriamo in collaborazione con Grigioni e Nenci. Gli obiettivi sono coordinazione, reattività ed esplosività. Conta molto l’aspetto posturale.»

CASALE – «Su di lui dobbiamo fare ancora dei test. Dal punto di vista applicativo è molto presente. Lui ha una grandissima struttura fisica e lo si vede bene anche a occhio. Serve lavorare sulle sue lacune, che riguardano più l’aspetto coordinativo e reattivo».

SOSTA MONDIALE – «Non deve essere diversa dalla sosta estiva. Ci può essere un fase di stacco, ma poi bisogna lavorare per reparto in modo programmato. Comunque noi preparatori stiliamo un programma per trovare i ragazzi in buona forma. Già ora sono rimasto sorpreso dai risultati di alcuni test e per la forma muscolare di alcuni giocatori. Ma parliamo comunque di professionisti».

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