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Marchetti: «Alla Lazio verrei gratis. Su Provedel e Carnesecchi…»
Federico Marchetti ha parlato a AllRoundLazio Tv: le parole dell’ex portiere della Lazio ed eroe del 26 maggio
Federico Marchetti ha parlato ad AllRoundLazio Tv durante una diretta su Twitch. Queste le dichiarazioni dell’ex portiere biancoceleste.
FORMA FISICA – «Sto bene, vorrei farmi ancora un anno e mi sto allenando in vacanza. Il mercato degli svincolati è un po’ più lungo e voglio tenermi in forma».
LAZIO – «Ho un rammarico. La vita privata è stata problematica e mi ha tolto parecchio, tornassi indietro avrei fatto altre scelte e magari sarei ancora con la Lazio. La mia onestà è stata elevata che ho detto di tenermi fuori, poi i treni non passano più. Ma il legame con la Lazio e i laziali è rimasto bello forte».
FINIRE LA CARRIERA ALLA LAZIO – «Avevo quel pensiero. Quando è subentrato Inzaghi a Pioli stavamo parlando, ero a scadenza ed avevo prolungato per altri due anni. Loro avevano preso Bielsa e mi avevano detto di cercarmi un’altra squadra, poi è rimasto Inzaghi, ma con il mio agente decidemmo di cambiare. Il mio primo pensiero però è sempre stato quello di chiudere la carriera con la Lazio. In questa sessione di mercato mi era stata fatta una proposta, io sarei venuto anche gratis anche a fare il terzo o aiutare i giovani a crescere».
CARNESECCHI – «Mi piace molto, lo sto seguendo da due anni. Peccato che non si siano accordati perché è molto forte. Lotito ha mille difetti ma le scelte le sa fare, ha preso il club in una situazione difficile e l’ha portata ad essere nelle prime 4-5 realtà del campionato italiano. Un portiere che ha fatto solo la Serie B per 18 milioni mi sembrava esagerato».
PROVEDEL – «E’ un portiere che ho seguito, quest’anno ha fatto molto bene. E’ un portiere che gioca bene e si destreggia bene con i piedi, reattivo ed affidabile. L’unica domanda che mi porrei da esterno è che La Spezia non è Roma, è l’unica perplessità che ho. Se regge la pressione ben per lui».
STRAKOSHA – «È un portiere valido, ha fatto molto bene nei primi due anni poi si è un po’ adagiato e non è cresciuto. È sempre rimasto lo stesso portiere».
GIOCATORE PIU FORTE DELLA LAZIO – «Quando sono arrivato io c’era Hernanes e Zarate. Poi è arrivato Milinkovic e Luis Alberto che si vedeva la qualità».
INZAGHI – «È una persona molto intelligente, ha una fame di calcio pazzesca e poi ha una magia che lo accompagna. Ero l’ultimo dei suoi problemi, ma mi ha sempre chiamato o scritto. Fa sentire tutti importanti, tatticamente si è evoluto anche lui».
ITALIA – «È il sogno di ogni ragazzo che inizia a giocare a calcio. Ovvio che le esperienze non possono andare tutte bene».
26 MAGGIO – «Siamo nella storia. È stata un’emozione complessa, abbiamo preparato la partita in una settimana lontano da Roma a Norcia. E’ stata una vittoria del gruppo, alla fine ce l’abbiamo fatta. E’ stato un mix di emozioni incredibili che elabori dopo, soprattutto negli anni dopo. In quella partita ho fatto poche parate importanti, prima per arrivare ho fatto delle grandi parate. Ad esempio in semifinale contro la Juve».
IMPORTANZA DELLA PARTITA – «Sìsì l’avevamo capito l’importanza della partita, la cosa importante era non farsi schiacciare dalla pressione».
SAPER GIOCARE CON I PIEDI – «Sono già un po’ di anni che il portiere è diventato parte attiva del gioco».