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Pedro: «Ecco perchè ho scelto la Lazio, un club speciale come i suoi tifosi. E sul futuro…»
Conferenza stampa Pedro: le parole del giocatore alla vigilia della sfida di Europa League contro il Midtjylland
Insieme a Maurizio Sarri c’era Pedro nella sala stampa di Formello a presentare la sfida di domani sera contro il Midtjylland, valida per la quinta giornata del gruppo F dell’Europa League. Le parole del giocatore.
MENTALITà – «Abbiamo fatto un passo in avanti molto grande. Quando sono arrivato non era la stessa: non che non fosse buona, ma adesso abbiamo capito meglio cosa vuole il mister e abbiamo portato grandi giocatori per rinforzare la squadra. Stiamo facendo un gran lavoro anche in difesa, con personalità, stiamo giocando bene. Siamo più forti e si vede dai risultato delle ultime partite».
ALLENATORE DEI DANESI – «Persona molto brava, lo conosco bene, dai tempi del Barcellona. Gli piace fare un bel calcio, ha una bella squadra, sarà una partita molto difficile per noi. Domani spero di fare una bella prestazione per fare punti e andare avanti in Europa League».
FELIPE ANDERSON VICE CIRO – «Ciro è importantissimo per noi, peccato non ci sia. Felipe Anderson, Zaccagni, Cancellieri… Siamo tutti qui per aiutare la squadra e dare il massimo. Pipe ha fatto una gara incredibile contro l’Atalanta. Con Ciro è un’altra cosa, perchè attacca spalle alla difesa, un riferimento nel gioco. L’altro viene tra le linee, puoi fare l’uno-due. Stiamo facendo bene. Nessuno di noi è Ciro, un giocatore speciale: quando c’è, si vede sempre».
CANCELLIERI – «Lo vedo bene. Lui e Luka stanno facendo molto bene in allenamento, hanno una buona mentalità, quella del lavoro. Anche se è difficile ora giocare. Poi dipende dall’allenatore nell’inserirli. Posso dire loro di continuare così, perchè hanno la giusta mentalità anche se non giocano e non è facile».
COSA HA IMPARATO ALLA LAZIO – «Si impara sempre dagli altri giocatori. Questa è una rarità. LA mia ambizione è sempre quella di vincere, questa è un’altra ragione per cui sono venuto qui: ho parlato con Sarri e mi ha detto che voleva vincere. La Lazio ha vinto trofei, questa è stata una sfida che mi sono posto: migliorare. Cerco di lavorare al massimo e aiutare la squadra, portandola a un livello ottimo per vincere sempre».
MILINKOVIC NEL CENTROCAMPO DEL SUO BARCELLONA – «Titolare difficile (ride, ndr). Giocatore forte, sappiamo quello che fa, ha un bel tiro. Se confronti con Iniesta e gli altri è difficile fargli trovare un posto, perchè sono giocatori molto creativi e ricchi di qualità. Ma Sergio può giocare al Barcellona, è completo e molto forte».
RINNOVO – «Non ho parlato con nessuno ancora, ma non è il tempo di farlo. Pensiamo partita per partita, poi parliamo del futuro. Qui sto bene, sono felice con la squadra. Stare qui è speciale, non sarà un problema parlarne, ma non è il tempo di farlo, perchè siamo concentrati sul nostro obiettivo».
TIFOSI – «Dal primo momento è stato speciale, bellissimo fare un gol e andare sotto la curva a festeggiare. Squadra speciale per i suoi tifosi. Questo è un club molto familiare che si concilia con il mio modo fi fare».
EX BARCELLONA – «Parlo sempre con loro, se stai lì e giochi bene, difficile andare via da lì».
COME SPIEGARE I BLACKOUT – «Non si spiegano. Perchè ci sono partite così dove prendi due gol in dieci minuti e poi diventa tutto difficile. In Europa c’è un altro ritmo e gli errori si pagano caro, mentre in campionato può essere diverso. In Europa puoi andare fuori contro qualsiasi squadra, non conta il nome perchè giocano tutti al 200%. All’andata abbiamo sbagliato partita, ora è imprescindibile per noi vincere».