Bergodi: «Al derby contava il risultato. Occhio al Cluji»
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Bergodi: «Al derby contava il risultato. Occhio al Cluji»

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L’ex difensore della Lazio Bergodi ha analizzato il momento dei biancocelesti, toccando varie tematiche. Queste le sue parole

L’ex difensore della Lazio Bergodi ha analizzato il momento dei biancocelesti, toccando varie tematiche. Queste le sue parole, rilasciate ai microfoni di Radiosei.

DERBY – «Non è stato un bel derby per quanto riguardo il gioco. Forse dalla Lazio ci si aspettava qualcosa in più. Solitamente mi piace ciò che propone, ma la stracittadina ovviamente è una partita a sé. I biancocelesti sono stati bravi ad approfittare di un errore avversario, costruendoci poi la loro partita. Si è difesa bene e la Roma non ha mai tirato in porta. Abbiamo visto derby più belli, ma per il tifoso laziale va bene così».

CLUJ – «Negli ultimi cinque anni ha vinto cinque titoli. Gioca con un 4-3-3 pragmatico e consistente, ma non spettacolare. Ha giocatori di esperienza e fisici. In rosa ci sono diversi stranieri. Ha un budget più alto rispetto agli altri club del Paese. Tra l’altro ha già affrontato la Lazio nel 2019 in Europa League. Di quella squadra c’è ancora Deac, che ho allenato nel 2006 quando era un ragazzino. Ha fatto anche esperienze all’estero in Germania e adesso a fine carriera è tornato in patria. Tra gli altri elementi interessanti ci sono Petrila, Yeboah, Malele, Janga. Non è così semplice da battere, pur essendo un po’ in ritardo classifica è ancora considerata la favorita per la vittoria del titolo. Partendo dai preliminari di Champions League, è retrocessa prima in Europa League e poi in Conference League. Gioca ormai da anni in Europa e in questa fase a gironi ha eliminato lo Slavia Praga, che ha una certa tradizione in campo internazionale».

ROMANIA – «Sono qui in Romania da tanti anni e mi trovo bene. Attualmente alleno il Sepsi, società nata nel 2011. Abbiamo vinto la Coppa di Romania e la Supercoppa di Romania contro il Cluj. Abbiamo giocato anche i preliminari di Conference League».

LAZIO – «La Lazio ha una sua identità e sicuramente non si adatterà all’avversario. Dovrà essere attenta alle loro ripartenze. Sono bravi a chiudersi e poi a pungere in contropiede. In Romania speravano in un sorteggio più benevolo, ma al contempo sono contenti di poter ospitare una squadra di blasone come quella biancoceleste».

ROMAGNOLI – «Ben vengano i giocatori che hanno questo legame così forte. Lui praticamente è laziale fin da ragazzo e può vantare una carriera importante. Chi ha questo sentimento riesce sempre a dare qualcosa in più. Anche per me era lo stesso. Pur non essendo un fenomeno, non mi risparmiavo mai in campo».

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