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De Silvestri: «Ho amato e odiato Mihajlovic. Ora faccio fatica a parlarne al passato»
De Silvestri: «Ho amato e odiato Mihajlovic. Ora faccio fatica a parlarne al passato». Le parole del terzino della Lazio
Lorenzo De Silvestri, terzino maturato nel settore giovanile della Lazio, si è raccontato a Cronache di Spogliatoio.
MIHAJLOVIC – Parlarne al passato mi viene difficile. È una di quelle figure enormi che restano anche dopo la morte. È stato un padre calcistico, è l’allenatore che ho avuto per più tempo in carriera. L’ho amato e venerato, ma l’ho anche odiato. È stato un rapporto vero, che ha avuto mille sfaccettature. Ho conosciuto la sua famiglia, li sento ancora. Il nostro rapporto è andato anche oltre il calcio. Sono stati anni pieni di emozioni con lui. Avrà sempre un posto speciale nel mio cuore.
DI CANIO – Avevo i capelli alla pariolina, un po’ alla Beatles, ne andavo molto fiero. Dopo un paio di giorni, dopo un allenamento andai a dormire in camera. Mi sono svegliato trovandomi Di Canio a petto nudo con un rasoio in mano: ‘Ora devo rasarti’. È nato come uno scherzo, ma da quel momento in poi non li ho più fatti ricrescere.
CRESCITA – Prima i senatori potevano permettersi qualsiasi cosa nello spogliatoio. Potevano fare qualsiasi cosa con i giovani per temprarne il carattere. Ti stuzzicavano per capire se avessi la forza di restare a quel livello. Al primo errore mi dicevano: ‘Ma che stai a fa? Torna in primavera, questa è la Serie A’. Non bisogna essere permalosi, perché poi ci giocano ancora di più.