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Casini sui Diritti Tv: «Siamo sorpresi. È una misura che…»
Casini sui Diritti Tv: «Siamo sorpresi. È una misura che…». Ecco le parole del presidente della Lega Serie A
Marginalmente all’Assemblea di Lega, il presidente Lorenzo Casini ha commentato la situazione sui diritti televisivi. Ecco le sue parole:
PAROLE– «Siamo sorpresi. È una misura che, come ha ricordato tutta l’assemblea oggi, non ha oneri per la finanza pubblica ed è molto utile per quello che sarà poi il nuovo bando. Siamo sorpresi di questo cambio di direzione, perché l’emendamento era della maggioranza. Quali saranno le prossime mosse?
Abbiamo chiesto e chiederemo ancora più forte una norma immediata contro la pirateria. È veramente il problema principale, è un problema di legalità: violando tutte le norme e i diritti, ci sono circa 2 miliardi di euro in circolazione, che vanno persi dal sostegno al calcio e a tutto lo sport. Ci aspettiamo che Governo e Parlamento intervengano il prima possibile: sappiamo che ci sono iniziative di legge, ma in Italia per avere una legge servono 333 giorni. Il calcio, lo sport e il Paese non possono aspettare un anno»
SUI DIRITTI TV– «Siamo curiosi di capire cosa è successo, tecnicamente è una proroga e quindi da questo punto di vista non ci sono problemi. Non costa, non è automatico, è stato formulato dal governo stesso: siamo curiosi di capire cosa sta succedendo. La proroga? È uno strumento utile, che non costa. Io credo che se la Serie A ha più strumenti per portare più risorse allo sport italiano sia un bene per tutti, senza colori o maggioranze. Se abbiamo ricevuto disponibilità da Sky e Dazn? No, proprio perché non è una norma a favore di qualcuno, ma a favore di migliori procedure e migliori negoziazioni. Anzi, è un peccato che vengano strumentalizzati nuovi strumenti. Devo dire, non da voi»
IL BANDO– «La procedura sta proseguendo, ci sarà il bando: oggi abbiamo discusso a lungo, vedendo i dati, che dimostrano che la pirateria è il problema principale. È una battaglia importante e ci aspettiamo l’aiuto di tutti. Novità sui fondi? No, sapete già tutto, forse più di noi»