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Mancini (DAZN): «Vi presento Lazio-Juventus, biancocelesti consapevoli»
Riccardo Mancini, telecronista di DAZN, ha analizzato la vittoria di ieri della Lazio e la prossima sfida contro la Juventus
Ai microfoni di Radiosei, Riccardo Mancini, telecronista di DAZN della gara di ieri tra Monza e Lazio, ha dichiarato:
«La Lazio è stata autoritaria, al di là degli ultimi dieci minuti di sofferenza. In telecronaca con Fabio Bazzani è stato sottolineato come Sarri fosse agitato. I biancocelesti hanno gestito bene la gara, anche se è vero che al Monza mancassero tre pedine fondamentali (Pessina, Caldirola e Izzo) che sono la struttura vertebrale della squadra e si è visto. Il palleggio del Monza di solito è più verticale e incisivo, mentre ieri è stato sterile. La Lazio ha saputo fare la sua partita: quando c’era d’attendere ha atteso, poi ha anche punito con le varie giocate. L’approccio non è stato il massimo, con Felipe Anderson che non sapeva dove andare e pare non voglia più essere il centravanti».
GOL MILINKOVIC – «Importante il ritorno al gol di Milinkovic. Il cambio orientato su Luis Alberto e non sul Sergente, da parte di Sarri, credo sia arrivato anche in questa direzione. Il ragazzo doveva rialzare la testa».
MATURITA’ – «Ogni volta che la Lazio scende in campo c’è questo quesito, da sempre. Quest’anno i biancocelesti hanno dato diverse prove di maturità. In trasferta sono arrivate diverse prove importante anche a livello di attitudine. Dall’alto si nota che la squadra riesce a rimanere compatta e corta, tutti seguono il gioco e si muovono in pochi metri come una fisarmonica. Lo scorso anno la squadra era molto lunga e si creavano dei buchi in mezzo al campo. Ora la Lazio è la migliore difesa della Serie A».
SARRISMO – «Se manca ancora qualcosa a questa Lazio? No, gli ultimi minuti di gara non rovinano il lavoro fatto da Sarri su questo gruppo che risponde a pieno. Al mister brillano gli occhi quando parla dei suoi ragazzi, si vede che è contento. Ovvio che si possa fare meglio, ma sotto il punto di vista dei risultati non si può chiedere di più. È una squadra consapevole e capisce quando può avere delle difficoltà. Romagnoli è un’autentica guida».
IMMOBILE – «A che punto era Immobile? 25-30%. Si è visto non fosse al massimo, credo abbia toccato 4-5 palloni. Forse ieri per lui è stato più un test per il muscolo della coscia sinistra».
BASIC – «Ieri ha giocato molto bene, prendendo dei falli utili per far rifiatare la squadra nei momenti di pressione. Lui ha congelato il possesso palla della Lazio. Non mi sembra un giocatore per Sarri, lui ha un’altra idea di mezzala, ma il mister se l’è ritrovato e ci dovrà lavorare».
INCHIESTA JUVENTUS – «I bianconeri sono coinvolti in tre filoni diversi e quindi sicuramente qualcosa succederà. Anche ascoltando i colleghi di altre testate, ho la sensazione che alla Juventus qualcosa verrà tolto. Non penso che possano mandarla in Serie B, ma penalizzarla togliendole la qualificazione in Europa penso di sì».
JUVENTUS-LAZIO – «La Juve è una squadra solida. Allegri è l’esatto opposto di Sarri, che non fa giocare bene la squadra, ma sa lavorare sulla testa del gruppo e in queste condizioni non era affatto facile. I bianconeri hanno avuto mille difficoltà, soprattutto con gli infortunati. I risultati arrivano, seppur soffrendo. Per la Lazio è una partita spigolosa: le formazioni partono alla pari, ma la Juve è tosta da battere. Sarà una partita in cui i biancocelesti giocheranno e i bianconeri attenderanno per poi ripartire».