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Mayer Soliani: «Seguo la Lazio da qui, Immobile mio idolo. Ho un tatuaggio dedicato a lui»
Mayer Soliani, sergente e tifoso della Lazio, ha parlato del suo amore per i colori biancocelesti e non solo: le dichiarazioni
Intervistato dal Corriere dello Sport, il sergente e tifoso della Lazio Mayer Soliani, impegnato ora nella guerra di Israele, ha dichiarato:
GUERRA – «La situazione qui purtroppo è molto delicata, io sapevo cosa mi aspettava, ma finché non lo vedi con i tuoi occhi non lo capisci, ma non ho paura, sono più arrabbiato che spaventato».
MESSAGGI IMMOBILE-LUIS ALBERTO – «Che dire dal nulla mi ritrovo taggato nella storia di Ciro Immobile, pensavo fosse una fanpage invece ho aperto Instagram e ho visto che era proprio il suo profilo ufficiale, mi è mancato il respiro per l’emozione, ora spero di coronare il sogno di conoscerlo. Pure il Mago».
IMMOBILE – «Ho un tatuaggio con il suo nome e il suo numero sulla gamba, è la persona che più mi ha fatto appassionare a questo sport, vera-mente, e non potrò mai smettere di ringraziarlo. Capisco che un po’ gli abbia dato fastidio quello che hanno detto alcuni tifosi e non esiste, non puoi criticare una persona che ha fatto così tanto per quella maglia. Spero che alla fine decida di rimanere perché non sono pronto mentalmente a dirgli addio».
SEGUIRE LA LAZIO – «Sì, riesco a seguire le partite da qui quando posso, le guardo, magari non per 90 minuti, ma spesso ci riesco».
RAPPORTO CON GLI ALTRI SOLDATI – «Agli altri soldati della Serie A gliene frega poco sinceramente, il calcio italiano è calato molto, gli europei non ci guardano più come una volta. Qui nell’esercito ci sono tifosi di tutte le squadre, del Borussia Dortmund, del Liverpool, del Manchester City, e tante altre. Anche tra di noi c’è un po’ di sfottò e ci divertiamo prendendoci in giro».
PROSSIME PARTITE – «Io torno a Roma in base alle partite che ci sono. L’ultima volta mi sono fatto Lazio-Az Alkmaar, Bologna-Lazio e il derby. Ora ho in progetto di andare a Madrid per Atletico Madrid-Lazio se la situazione si calma. Ho già i biglietti aerei e tutto, li avevo comprati molto tempo fa, spero di riuscire ad andare. In campionato ovviamente il derby, la partita più importante, e poi un giorno mi farebbe piacere vedere Juventus-Lazio a Torino, non ci sono mai stato. Quello per la Lazio penso che sia l’amore più puro della mia vita, sono veramente fiero dei miei colori».
ADDIO MILINKOVIC – «Questa è una domanda che fa male perché è stato con noi per otto anni, praticamente sono cresciuto con lui come con Immobile. Comunque mi piace sognare e credere che sia andato li solo per i soldi, ma che poi, tra tre anni, tornerà gratis alla Lazio. Perché né noi né lui ci meritiamo un addio così».
OLIMPICO – «Non vedo l’ora, mi auguro che questa situazione finisca prima possibile così che io possa tornare in Curva Nord a tifare. Se devo dirla tutta però, è diventato un po’ spiacevole andare allo stadio: sono laziale da sempre, penso che non esista amore più bello di quello per la Lazio, ma ultimamente hanno iniziato a fare molti cori contro di noi (ebrei, ndr). Spero che queste mie parole facciano aprire gli occhi a tutti quanti, perché è veramente brutto andare allo stadio e sentire la tua curva insultare la tua religione per 90 minuti».