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Lazio, dott. Capua: «Come vivo il derby? Pensa che alcuni pensano che non sia laziale. Vi spiego il motivo»
Lazio, dott. Capua: «Come vivo il derby? Pensa che alcuni pensano che non sia laziale. Vi spiego il motivo». Il racconto del presidente della Commissione antidoping della Figc
Intervenuto ai microfoni di Radiosei, il dottor Pino Capua ha parlato della sua conferma come presidente della Commissione antidoping della Figc e ha raccontato alcuni episodi vissuti durante la sua carriera, prima di concentrarsi sulla partita di sabato tra Salernitana e Lazio.
PAROLE– «Sono stato molto contento della mia conferma come presidente della Commissione antidoping della Figc. La cosa era nell’aria, ma ieri c’è stata la comunicazione ufficiale. I giocatori si scelgono con un sorteggio casuale che seleziona uno o due giocatori per squadra che, a fine partita, sono accompagnati negli spogliatoi e poi nella sala doping. Si tratta di un processo complicato. Negli anni di questa professione mi sono capitate cose molto particolari, ad esempio una volta a San Siro facemmo le 2 di notte perché Corradi, quando era alla Lazio, non riusciva a fare pipì e quindi restammo fino alle due di notte a San Siro per attendere. A volte è dovuta da una questione nervosa».
SALERNITANA-LAZIO– «A Salerno sarà comunque una partita tosta. Loro hanno cambiato allenatore e la Lazio avrà due assenze importanti perché senza Zaccagni e Luis Alberto perde qualcosa. Si giocherà su un campo difficile e soprattutto molto caldo. Sarà una di quelle partite col punto interrogativo, per niente facile».
DERBY-«Come vivo il derby? Pensa che alcuni pensano che non sia laziale perché al gol di Lulic non ho esultato. Non potevo gioire, ma dentro di me c’era un tumulto. A fine partita mi sono sfogato quando è finita l’attività professionale».