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Ruben Sosa: «Supercoppa? La Lazio non può essere sottovalutata»

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Ruben Sosa: «Supercoppa? La Lazio non può essere sottovalutata» Le parole del doppio ex

Intervistato da Tag24, il doppio ex, Ruben Sosa, ha parlato della sfida di stasera tra Inter e Lazio:

SFIDA- «Quando si tratta di finali, di gare secche, la Lazio non può essere sottovalutata. Questa squadra è cresciuta tanto e ora sta bene. Quando sono arrivato io veniva dalla Serie B, ma ora è una realtà importante e in una partita da dentro o fuori è difficile individuare una squadra favorita. Sono convinto che Sarri avrà preparato la partita alla perfezione. E’ ovvio che l’Inter sia la squadra più forte, ma questo non vuol dire che sicuramente passerà il turno. Spero però, che quella di questa sera, possa essere una gara bellissima e divertente. Sono due squadre che giocano bene a calcio, chi farà più errori perderà il match. La Lazio non mi pare una squadra capace di chiudersi in difesa. Sarri ha a disposizione calciatori di grande qualità, che hanno i piedi buoni e che possono mettere in difficoltà l’Inter. Giocheranno al massimo delle loro potenzialità per 90, 95 minuti, senza rintanarsi lì dietro. I nerazzurri, in fase offensiva, sono micidiali e i biancocelesti dovranno essere concentrati e non staccare mai la testa, ma se ti chiudi in difesa, con le caratteristiche dell’Inter, rischi di prendere 2 o 3 gol»

CONFRONTO- «Qualche mese fa mi è capitato di parlare della Lazio, una squadra che non giocava bene e che stava mettendo in dubbio anche la posizione del mister. Io avevo chiesto calma, ero sicuro che le cose si sarebbero ristabilite. Adesso questa squadra ha ricominciato a vincere, ha ritrovato allegria e serenità. La sfida di questa sera, arriva nel momento giusto. L’Inter è tornata ad essere il grande club che era un tempo. Questa squadra ha un grande allenatore. Ho conosciuto Inzaghi ai tempi della Lazio e so di che persona stiamo parlando. Conosce i capitolini e questa sera i biancocelesti dovranno affrontare una doppia partita: contro la squadra e contro il mister.  È stato tantissimi anni alla Lazio e ha tanti amici a Roma. Per lui sarà ancora più difficile, ma è uno ambizioso e vorrà vincere a tutti i costi. E’ un allenatore molto preparato, intelligente, ha reso l’Inter ancora più forte. Per lui sarà testa o cuore»

NUOVA SUPERCOPPA- «Rigori diretti? Penso che sia più giusto mantenere i tempi supplementari. Perdere per un calcio di rigore è sempre brutto, mentre con l’extra time te la puoi ancora giocare. A quel punto subentrano anche la tenuta fisica e quella mentale. Da ex calciatore vi dico che preferirei giocarmi 30 minuti in più. Quando giocano contro non perdo mai (ride n.d.r). Sono due club a cui sono particolarmente legato. La Lazio mi ha portato in Italia, siamo passati dalla Serie B alla Serie A e ho segnato tantissimo con la maglia biancoceleste. Poi c’è stato il passaggio in nerazzurro e all’Inter, dove sono stato tre anni e ho vinto la Coppa Uefa. Penso che quella sia stata la squadra più forte con cui ho giocato nella mia carriera. Ho grandi ricordi di entrambe le mie esperienze»

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