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Malagò: «La serie A resta a 20 squadre? Non c’è da stupirsi e vi spiego perché»
Malagò, il presidente del Coni esprime il suo parere sulla conferma del format del campionato italiano: le sue parole
A margine del convegno “Osservatorio valore sport” organizzato da The European House Ambrosetti, ha parlato Giovanni Malagò il quale esprime il suo parere sulla conferma della serie A a 20 squadre
PAROLE – La Lega di Serie A vuole rimanere a 20 squadre? Oggettivamente non mi sembra che ci sia niente da stupirsi, anche negli anni passati c’è stata una contrapposizione-dialogo tra alcuni, non sempre tutti i grandi club e quelli che hanno esigenze diverse. È chiaro che ci sono delle dinamiche statutarie che non possono che essere rispettate, però non mi stupisco che ci siano dei soggetti che abbiano provato a ragionare in un modo diverso, così come capisco perfettamente gli interessi anche della maggioranza dei club, è molto semplice
Adesso poi come se ne viene fuori, è tutta una partita all’interno del mondo del calcio , sia sotto il profilo di quelle che sono le logiche che rappresentano la federazione con le componenti e quelle che sono le dinamiche, anche legate ai eventuali diritti di veto o meno. Ognuno di noi ha delle problematiche di politica sportiva e sicuramente questo non lo invidio
TERREMOTO ISTITUZIONALE – C’è un fronte che rimane decisamente compatto a mantenere uno schema di campionato e di regole, e c’è qualcuno che cerca, nell’ottica di quelle che sono le dinamiche, di valorizzare più possibile l’importanza dei loro club. Sapete che io sono sempre stato, anche quando è nata l’idea della Superlega, totalmente un fautore che si dovesse rispettare e far privilegiare il diritto sportivo”. “Dopodiché è chiaro che questa è la solita partita – ha concluso Malagò -, dal mio modesto punto di vista, che non deve portare ad avere dei vincitori al quadrato e degli sconfitti al quadrato