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Conferenza stampa Tudor: le parole post Lazio Juve
Conferenza stampa Tudor, le parole del tecnico biancoceleste nel post gara dopo la sfida giocata contro la Juve
(inviato all’Olimpico) – Cosi Igor Tudor nella conferenza stampa post Lazio-Juve.
QUANTO C’E’ DEL SUO CALCIO – «E’ difficile parlarne dopo 7/8 allenamenti ma sono contento. Mano mano si miglioreranno certe cose, ma la cosa più importante è lo spirito del gruppo, anche si chi è entrato. Poi questo gol all’ultimo secondo è stato una gioia».
SE HA VISTO LA CLASSIFICA – «No veramente no, poi magari lo farò. Non è importante, l’importante è la bella prestazione, con spirito e tante cose su cui abbiamo lavorato. La cosa importante era la voglia di ripartire, quella giusta».
SENSAZIONI – «Sono un’estate fuori dal calcio. La squadra è nuova, i giocatori li conosci si e no. Sensazioni belle, il calcio è uno sport, una cosa bella, positiva. C’è condivisione tra allenatore e giocatori, c’è la curiosità che è tanta. Devo fare i complimenti ai ragazzi per questa bella ripartenza che dà fiducia per le prossime gare che ci sono».
COSA CAMBIA CON LA PROSSIMA GARA – «Cambia tutto e niente, c’è da prepararla nel miglior modo possibile. Andremo là, dobbiamo recuperare bene, abbiamo poco tempo. Si riparte, vediamo cosa succederà».
SIPARIETTO CON GILA – «Scherzo con tutti, gli ho fatto i complimenti per la gara. E’ straordinario».
LAZIO DAL PUNTO DI VISTA TATTICO – «Non posso spiegarla. Voi siete fissati con questi numeri, invece non è quello. E’ più importante lo stile di gioco, l’energia. Poi uno si abbassa e diventa a quattro, o si diventa a otto… Io voglio che quando attacchiamo lo facciamo tutti. Poi i numeri vogliamo che vadano, ma si vede col tempo. La Juve ha la forza in ripartenza, quindi magari oggi proteggevamo il contropiede. Questi dettagli che chiedete… Ci sarà tempo per parlarne».
IMPROVVISAZIONE POSITIVA – «Alla fine decidono i giocatori il destino. Noi lavoriamo su certe cose, alcune si sono viste, altre vanno migliorate. In questo modo di interpretare il calcio c’è una cosa fissa come la struttura, ma c’è anche la libertà di giocare. Tocca a loro trovarsi nelle giuste posizioni».
LAZIO DISORDINATA – «A me è piaciuta la corsa, tanta pressione e tante palle rubate. Chiaro che poi si migliora col tempo, vanno messi i mattoni. Si lavora su qualche cosa, poi le aggiungi col tempo. In 7/8 allenamenti Adam i gol li ha fatti in due. E’ una cosa particolare. Alla fine sono contento, molto contento».
TUDOR AZZERA LE GERARCHIE – «Si può azzerare anche in modo positivo. Per me è una cosa positiva, io non azzero nulla. Io rispetto tanto il passato. Do una mano a tutti, anzi due, tre… Ma alla fine c’è la squadra. Qualcuno è normale sia più penalizzato in questo tipo di calcio, qualcuno può migliorare. Ma questo è il calcio. Uno subentra dopo un allenatore che ha fatto un calcio diverso ma è normale».
IMMOBILE – «Quando arriva l’allenatore nuovo c’è voglia di tutti di farsi vedere. Sono i giocatori che decidono. Tu dai una mano, aiuti, poi i giocatori decidono. Se vedo che non ci sono è normale che non giocano. C’è da dare una mano a tutti, tutti sono importanti, tutti giocano nella Lazio. Io amo tutti i giocatori, voglio aiutarli a crescere. Poi c’è la squadra sopra tutti, è un modo di comunicare molto chiaro, questo non si discute».
FELIPE ANDERSON – «Voto 10. Oggi ha fatto tre posizioni, è un giocatore completo, lo sapete. Ha la sua duttilità. Poi ha qualità nel piede, ha la gamba, ha corsa ed è tanta roba».
SORPRESO DALLA LAZIO – «Li ho visti bene in allenamento. C’era una corsa intensa, tutti i giorni. Poi Kamada è uno intelligente, a posto. Tutto è ad un buon livello, è un giocatore completo. Può anche giocare avanti, ma è sempre più difficile farlo. Lo vedremo durante l’anno».