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Minala: «Il mio inizio di carriera è stato complicato, la mia famiglia…»
Minala, l’ex biancoceleste ripercorre la sua carriera specialmente ai problemi legati alla sua età e alla sua esperienza a Salerno
Ai microfoni di Punto Nuovo Sport alla vigilia di Lazio-Salernitana, ha parlato Minala il quale da doppio ex rilascia queste dichiarazioni sulla sua esperienza a Salerno e non solo
PAROLE – «Salernitana? Parlo da tifoso: se si fosse lavorato sulla cessione di quei giocatori che volevano andar via, chissà le cose come sarebbero andate. Magari sarebbe arrivata comunque la retrocessione, ma almeno la Salernitana avrebbe lottato fino alla fine. Anche tutti questi cambi non hanno aiutato. È importante da parte di una società farsi sentire, non dar modo ad un calciatore di fare quello che vuole».
PROBLEMA ETA’ – «Il mio inizio carriera? L’ho vissuto come dovrebbe viverlo un adolescente che si affaccia al grande calcio. Tutto il resto lo subiva di più la mia famiglia, il mio unico rammarico è stato non aver battuto il pugno sul tavolo per far valere i miei diritti. Dopo il Camerun ho fatto la scuola in Italia, ho giocato per gli Azzurri con il torneo delle Regioni e ho fatto provini, oltre che passare un anno al Napoli che mi voleva. Il gol all’Avellino nel 2017? Un momento indimenticabile e siamo felici io e i miei compagni d’aver regalato quella gioia ai tifosi. Oggi il 15 ottobre è un giorno che ricordano tutti, la gente ancora mi chiama. È una data che, personalmente, viene prima del mio compleanno».