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Nazionale, Spalletti: «Ci sono un paio di giocatori affaticati. Su Zaccagni dico questo»
Nazionale, Spalletti: «Ci sono un paio di giocatori affaticati. Su Zaccagni dico questo». Le parole del Ct dell’Italia
Luciano Spalletti ha parlato a Giornale Radio Rai a poche ore dall’amichevole Italia-Turchia. Soffermandosi anche sull’attaccante della Lazio, Mattia Zaccagni. Ecco le sue parole.
BARELLA – «Ci sono un paio di giocatori affaticati, ma sono affaticamenti naturali, proprio perché abbiamo un margine di tempo non li rischieremo. Uno di questi è Barella: stasera starà fuori per non andare incontro a delle spiacevoli notizie. Barella si è allenato benissimo, possiamo gestire la cosa, basta un giorno di recupero o due e va a posto».
CHIESA – «Magari c’è meno fantasia, meno tecnica in un elemento solo, però abbiamo più fantasia e più tecnica in tutti gli altri. Quello che manca nell’assolo di uno, diventa ancora più incisivo e forte se ce l’hanno un po’ tutti, perché da tutti può venire fuori la soluzione importante. Può succedere che un giocatore venga a mancare a livello di prestazione in una partita: se però quella qualità ce l’hanno anche tutti gli altri, è più facile ritrovarla in altri elementi di un altro reparto e da lì può arrivare la soluzione per vincere la partita. Chiesa è uno di quei giocatori che ha la vampata fulminea che ti abbrustolisce. Zaccagni è un altro che ha una deliziosa qualità tecnica nello stretto abbinata a estro e fantasia. Orsolini ha lo strappo nell’uno contro uno che ti lascia secco e ti dà soluzioni nuove. Siamo a posto».
GRUPPO – «È un bellissimo gruppo, proprio come si sperava di riuscire a crearlo. C’è questa compattezza, questa unione, questa amicizia che è fondamentale per noi per riuscire a fare una squadra forte. Ce lo dice la nostra storia, lo zoccolo duro della forza del collettivo è stata una base per costruire i nostri passati successi».
VOCI DI MERCATO – «È immancabile che qualcuno si porti dietro anche qualcosa che c’è al di fuori. Però mi sembra troppo forte il richiamo di questa competizione per poter lasciare spazio a cose che te la vanno a inquinare».