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Rambaudi: «La Lazio può CRESCERE e deve pensare a SÈ. Sugli attaccanti…»

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Le dichiarazioni di Rambaudi sulla Lazio, sul prossimo match contro l’Hellas Verona e sugli attaccanti di Serie A

Intervenuto ai microfoni di Radiosei, le parole di Roberto Rambaudi, ex giocatore biancoceleste, sulla Lazio e sul prossimo match contro il Verona.

VERONA – «Verona? Indipendentemente dal risultato delle altre, devi pensare a te e a alla gara di oggi: serve approcciarsi bene. Servirà tempo per valutare le squadre. Koopmeiners, per esempio, è un buon giocatore, ma non è un campione; io non prenderei mai un giocatore di Gasperini, perché lui li sa valorizzare. Tuttavia penso che la Lazio debba pensare a se stessa, affrontando questa sfida come una finale. Servirà trovare l’equilibrio giusto, che si ottiene allenandosi, lavorando e vincendo».

PARTITA – «Io credo che il Verona giocherà a tre dietro, la Lazio può migliorarsi e crescere e questa gara può dare entusiasmo. Le defezioni del Verona? Duda e Suslov cambiano la squadra a livello tattico. Mancano due calciatori di grande qualità. Dietro Frese può sostituirlo meglio, cambiando modulo magari. Lazzari o Marusic stasera? Metto il secondo, tutta la vita. E’ vero che lì c’è Lazovic, giocatore veloce, ma Lazzari in area può andare in difficoltà. Gila che rientra? Non sono convinto, Patric ha fatto bene. Rientrare in questa gara non so se è l’ideale. Non so se confermerei Patric o metterei Gila, dipende da come sono andati in settimana. Tuttavia il rientro dello spagnolo è sicuramente importante».

GIOCATORI – «Su Zaccagni ci si deve puntare sempre, può cambiare le cose in qualsiasi momento. Da lui ci aspettiamo molto, ha tanta qualità. Lui e Kvara in Italia sono i numero 1 in quel ruolo. Deve avere più ‘spensieratezza’, la fascia al braccio gli piace ma lo destabilizza un po’, è un fatto inconscio che lo porta a giocare meno di pancia. Dele-Bashiru? Le parole di Baroni confermano che ad oggi non può fare il mediano, ma ci si può sicuramente lavorare. E’ più una seconda punta adesso. Guendouzi deve giocare in verticale quando siamo in possesso, per dare più soluzioni; deve lavorare per diventare un mediano. Dele-Bashiru somiglianze con Loftus-Cheek? Sì, ma anche Loftus tanti allenatori hanno difficoltà a schierarlo come mediano».

ATTACCANTI – «Castellanos, Vlahovic, Retegui o Dovbyk? Dobbiamo pensare a quello che stanno facendo, non a quello che hanno fatto. Castellanos con Vlahovic di oggi non lo scambierei, Doybyk non mi sembra un fenomeno. Noi sminuiamo sempre i nostri, ma Taty ha fame, è un attaccante abbastanza completo. La Lazio ora crossa molta perché conosce l’elevazione di Castellanos. Retegui? Lo metto al pari di Taty. Sulla fiducia prenderei Vlahovic, anche se alla Juve non ha fatto vedere le sue qualità. Ricordiamoci il Luis Alberto del primo anno, a fine stagione volevano salutarlo, poi è diventato quello che abbiamo visto. Diamo fiducia a Castellanos, dobbiamo aspettare, ci vuole equilibrio. La fortuna di Luis Alberto è stato Tare. Dopo un anno che Inzaghi non lo vedeva, il ds si è imposto per farlo rimanere. Poi è stato bravo Simone a entrare nella testa del calciatore, lo sappiamo che è una grande gestore oltreché un grande allenatore».

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