Tiribocchi: «Dia e Castellanos mi piacciono, ma ci vuole SACRIFICIO. Zaccagni DEVE avere continuità. Contro la Fiorentina...» - ESCLUSIVA - Lazio News 24
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Tiribocchi: «Dia e Castellanos mi piacciono, ma ci vuole SACRIFICIO. Zaccagni DEVE avere continuità. Contro la Fiorentina…» – ESCLUSIVA

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Simone Tiribocchi, ex calciatore delle giovanili biancocelesti, ha parlato in esclusiva ai microfoni di Lazionews24

Reduce dalla vittoria contro il Verona, la Lazio si prepara ad affrontare la Fiorentina nella prossima giornata di campionato. Simone Tiribocchi ha parlato di questo e di molto altro in esclusiva ai microfoni di Lazionews24.


Contro il Verona è arrivata la seconda vittoria in campionato della Lazio. Come giudica la prestazione della squadra di Baroni?

«Come stiamo vedendo in questo campionato, tutte le partite sono molto complicate. Il Verona è in un buon periodo, questa vittoria può sembrare facile o scontata ma non lo è. Come abbiamo visto, l’Inter, la Roma e anche la Juventus stanno facendo fatica. Le piccole e le medie sono partite bene e stanno sorprendendo. Contro il Verona era una sfida ostica che la Lazio ha affrontato bene, reagendo bene anche durante la partita».

Ennesimo gol subito nei primi dieci minuti della partita. Dove sbaglia la Lazio e come si può risolvere questo problema?

«È un fatto sicuramente di attenzione e di preparazione della gara. Ci sono le possibilità di migliorarlo con gli allenamenti. L’allenatore potrebbe mettere qualcosa di più importante all’inizio dell’allenamento per far sì che ci sia subito concentrazione dal primo minuto. Al momento i valori non sono preoccupanti, però prendere un gol nei primi minuti compromette tutta la partita. È come quando si prendono tanti gol da palla inattiva: ci si deve lavorare, ma non deve diventare un problema altrimenti si peggiorano le cose».

Ancora in gol la coppia d’attacco Dia-Castellanos. Secondo lei Baroni dovrebbe insistere con il doppio attaccante oppure dovrebbe provare altre soluzioni per trovare maggiore equilibrio?

«Stanno facendo bene, sono due giocatori che possono giocare insieme. Naturalmente ci vuole sacrificio in fase di non possesso perché gli equilibri fanno la differenza in una squadra e in una stagione. È normale che in questo momento si riesce a sopportare un reparto offensivo di qualità, ma per farlo anche in futuro c’è bisogno di star bene di condizione e di una organizzazione difensiva importante. Al momento non toglierei nessuno dei due perché stanno facendo bene e hanno caratteristiche diverse, che gli permettono di completarsi a vicenda. Ci saranno delle partite in cui si sceglierà soltanto uno dei due, sia per lo stato di forma e sia per la pericolosità dell’avversario».

Castellanos ha chiesto il cambio per un problema all’adduttore e le sue condizioni sono da valutare. Quanto può pesare la sua assenza in vista dei prossimi impegni?

«È un giocatore che sta dimostrando di essere molto efficace. Non si vede tantissimo durante la partita, ma si muove bene, è cattivo e sa fare gol. Può mancare a questa Lazio, ma ci sono anche altri giocatori che hanno dimostrato di poter fare la Serie A e quindi si può fare anche un po’ di turnover. Negli anni passati questo era più complicato, anche perché c’era un bomber come Immobile che sapeva di essere titolare ed era tutto diverso».

Altra grande prestazione di Zaccagni, che ha fornito gli assist per entrambe le reti. Può essere la stagione della sua definitiva consacrazione? Che segnale sta mandando alla Nazionale di Spalletti?

«In Nazionale adesso c’è la possibilità di dare dei segnali, visto che si sta ripartendo per l’ennesima volta. Zaccagni ha preso anche la fascia da capitano e ha una responsabilità maggiore. È nell’età giusta e nella piazza giusta e secondo me può fare un campionato di altissimo livello, con la speranza di non avere infortuni che lo rallentino. È importante avere continuità negli allenamenti per avere continuità anche in partita».

Domenica prossima c’è la Fiorentina. Che partita si aspetta? La Lazio può centrare la seconda vittoria consecutiva?

«È una partita complicatissima. La Fiorentina non è partita bene a causa del cambio di allenatore e sta attraversando un periodo di adattamento. I viola non sono all’ultima spiaggia, però devono dare un segnale al campionato. La Lazio, invece, può continuare a vincere, facendo una prestazione di livello. Sarà complicato perché la Fiorentina, anche se non è partita bene, per me è un’ottima squadra».

Le due vittorie in Nations League dell’Italia fanno ben sperare dopo l’eliminazione agli ottavi nell’ultimo Europeo. Spalletti è sulla strada giusta?

«Ce lo auguriamo tutti. È stato un brutto europeo, però la credibilità, la competenza e la conoscenza del mister non si perdono per una competizione sbagliata. È un grande allenatore che farà bene anche in Nazionale. Queste due partite sono di buon auspicio, ma non sono tutto. C’è bisogno ancora di costruire, ma soprattutto c’è bisogno di mettere dei leader e un’ossatura su cui ripartire».

È ripartita la Champions League. Le piace questo nuovo format? Dove possono arrivare le squadre italiane?

«Mi piace molto anche se complicato. È bello vedere partite importanti già nelle prime giornate, c’è tanto calcio internazionale dove puoi confrontarti con altre realtà. È molto impegnativo per le società, perché nella quarta giornata già c’è stato tanto turnover per arrivare al meglio a questa competizione. Ci sono squadre forti, l’Inter su tutte. Secondo me i nerazzurri possono fare un bel percorso, naturalmente le prime partite sono importanti perché il girone è tosto e prendere subito punti è fondamentale».

Si ringrazia Simone Tiribocchi per la cortesia e la disponibilità dimostrate nel corso di questa intervista.

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