Giannichedda Lazio: «Tifosi INDIMENTICABILI. Baroni deve stare ATTENTO, ecco perché»
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Giannichedda Lazio: «Tifosi INDIMENTICABILI. Baroni deve stare ATTENTO, ecco perché»

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Giannichedda Lazio: «Tifosi INDIMENTICABILI. Baroni deve stare ATTENTO, ecco perché». Le parole dell’ex calciatore biancoceleste

Intervenuto ai microfoni di Radiosei, Giuliano Giannichedda ha parlato così della sua esperienza alla Lazio e dell’attuale squadra di Baroni:

PAROLE – «Alla Lazio ho passato anni fantastici, peccato per il finale e i problemi che abbiamo avuto ma lì la piazza paradossalmente si unì ancora di più, così come la squadra. L’attaccamento dei tifosi alla maglia nella difficoltà è indimenticabile. Che partita rigiocherei Alla gara con il Porto ci penso quando vedo le gare in Coppa. Noi non eravamo più forti di loro ma potevamo arrivare in finale tranquillamente in quella Coppa Uefa. Potevamo fare qualcosa di più, il Porto vinse però quella competizione e l’hanno dopo la Champions.

Lazio europea? Andare in campo in Serie A con una sorta di 4-2-4 magari è più difficile, in Europa si vede di più. E’ chiaro che poi in Italia ti studiano e ti capiscono, serve stare attenti ma Baroni mi sembra centrato verso l’obiettivo di migliorare. Con i nuovi non bisogna avere fretta, Dele-Bashiru in coppa ha fatto un’ottima gara, giocando anche più libero: ha forza e tecnica, ha fatto un ottima gara. Noi in Italia abbiamo troppa fretta, lo stesso Noslin, al netto della superficialità, va aspettato. Un conto è giocare nelle piccole, un conto è entrare all’Olimpico a giocare con la Lazio. Andare in campo poi non è difficile, in settimana lavori per quello. Difficile è l’ambiente, farsi apprezzare a livello di personalità anche nello spogliatoio. Quando sono arrivato io, avevo giocato per i piani alti della classifica ma quando arrivi alla
Lazio l’impatto lo senti. Lì sta al mister far sentire la fiducia così da farti crescere
.

I nuovi devono entrare in un meccanismo di squadra, di compagni che sono lì già da tanto tempo. Giocare a 2 a centrocampo? A 3 copri più il campo ovviamente, due mediani
devono coprire più campo, i metri sono tanti ma quello dipende anche dal lavoro che fanno in avanti. Prima il ruolo è più caratterizzato, oggi il centrocampista deve fare un po’ tutto.
Dipende anche dal modulo e se nel 4-2-3-1 il sottopunta che tipo di giocatore è. Per i due mediani devi avere tanto dinamismo e due polmoni che ce la fanno a correre. La miglior coppia? A due forse Rovella-Guendouzi che hanno dinamismo e la capacità di ribaltare il fronte
».

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