Lazio femminile, il momento d’oro di Castiello: “Vi racconto la mia emozione più bella…”

Che rumore fa la felicità? Chiedetelo a Antonietta Castiello, la centrocampista biancoceleste classe 1997 che nel giro di sette giorni ha rimediato una convocazione in Nazionale e un gol nel suo primo derby giocato in squadra maggiore. Un turbinio di emozioni inaspettate e per questo, se possibile, ancora più speciali. A metà della prima frazione è toccato a lei, la più giovane fra le biancocelesti in campo, prendere per mano la squadra e pareggiare i conti nel momento in cui la Lazio era sotto di un gol, prima che arrivasse il rigore-vittoria di capitan Berarducci.

Ma tu – le chiediamo  – l’hai guardato il rigore o come tante tue compagne ti sei girata dall’altra parte?
“Sono stata coraggiosa e l’ho guardato. Ma solo perché a tirarlo era il capitano ed ero sicurissima che la palla sarebbe entrata. Non avrebbe mai potuto tradirci in un momento importante come quello”.

Gol per lei, ma oggi gol anche per te, il primo in campionato e proprio contro la Roma. Cosa si prova a segnare in un derby?
“A parole, adesso, non è facile descriverlo. Il mio primo gol in prima squadra nel primo derby: una grandissima emozione, forse la più bella di tutta la mia vita!”

Cosa ti ha detto mister Seleman dopo il gol?
“Ha esultato con me e le mie compagne di squadra, senza dire nulla in particolare. Riesce a trasmetterci sempre tanta grinta solamente guardandoci negli occhi, non c’è bisogno che dica qualcosa. Ci ha caricate ancora di più fino a raggiungere la vittoria”.

E le compagne?
“Non ho più parole per descriverle, sono uno spettacolo! Gli abbracci ricevuti oggi sono stati la ricompensa più grande in assoluto, e credo facciano capire quanto sia unita la squadra, dentro e fuori dal campo”.

Più emozionante il gol nel derby o la convocazione di mister Corradini in nazionale?
“Non saprei scegliere, sono cose che non si provano spesso. Il gol, la maglia azzurra: un grandissimo accumulo di emozioni. Ma soprattutto…La vittoria!”

L’esperienza delle “veterane” coniugata all’entusiasmo e alla voglia di fare delle giovani: la Lazio, nuovamente seconda in classifica proprio a danno delle eterne rivali, se la gode sapendo di poter contare sui suoi “piccoli” talenti anche in partite importanti come il derby. Con la spensieratezza e l’incoscienza dei sedici anni. Quant’è bella giovinezza!